Pubblicato il 8 Febbraio 2025
“Sembrava assolutamente tutto vero”: così ha dichiarato Massimo Moratti, storico presidente dell’Inter, caduto vittima di una truffa orchestrata da un gruppo di individui che si sono spacciati per collaboratori del ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Sono davvero abili”, ha commentato l’imprenditore, aggiungendo che un inganno del genere potrebbe accadere a chiunque.
La Procura di Milano sta conducendo un’indagine su questa vasta truffa, sotto la direzione del pubblico ministero Giovanni Tarzia. L’inchiesta punta a identificare sia i responsabili della frode sia coloro che ne sono stati ingannati. I truffatori sembrano aver creato un sistema sofisticato per estorcere centinaia di migliaia di euro a personaggi famosi e imprenditori di rilievo. In un caso specifico, riportato dal quotidiano La Repubblica, avrebbero sostenuto che alcuni giornalisti italiani fossero stati sequestrati in Iran e in Siria, aggiungendo: “È un’operazione altamente riservata. Lo Stato chiede il suo aiuto. Le somme verranno restituite tramite la Banca d’Italia”.
“Anche a me hanno fatto una proposta”, ha raccontato Moratti a La Repubblica, precisando però di non voler entrare nei dettagli. “Vediamo come prosegue l’indagine”, ha aggiunto. Ha poi spiegato di preferire mantenere la calma e di aver già presentato denuncia. “Di certo, una cosa del genere non te la aspetti”, ha commentato. Quanto all’ipotesi che abbia versato un milione di euro, l’ex presidente dell’Inter ha preferito non rispondere direttamente: “Posso solo confermare di aver denunciato. Attendiamo gli sviluppi e poi potrò dirle di più”.
Le autorità stanno conducendo accertamenti su altri imprenditori che potrebbero essere stati presi di mira dal gruppo di truffatori. Tra i nomi coinvolti figurano Giorgio Armani, Patrizio Bertelli, Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle, la famiglia Aleotti, oltre ai Beretta e ai Caltagirone.

