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Sigfrido Ranucci annuncia querela: ecco contro chi

Sigfrido Ranucci

Sigfrido Ranucci sanzionato per presenza non Autorizzata a La7

Pubblicato il 25 Giugno 2025

Provvedimento disciplinare per il conduttore di Report

Il giornalista e volto noto di Report, Sigfrido Ranucci, ha ricevuto un provvedimento disciplinare per aver preso parte a una trasmissione su La7 senza autorizzazione preventiva. Il provvedimento è stato firmato dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi insieme al direttore delle risorse umane, Felice Ventura, e consegnato dal direttore di rete Paolo Corsini.

Ranucci, però, ha espresso sui social il proprio disappunto, sottolineando come si aspettasse invece un riconoscimento per la qualità del lavoro svolto e per il recente successo di Report, attestato dall’indice Qualitel, che conferma il programma come il più apprezzato dell’informazione Rai.

Le contestazioni sull’intervento a La7

La sanzione riguarda in particolare la sua partecipazione alla trasmissione condotta da Lilli Gruber il 6 maggio, episodio che Ranucci nega sia avvenuto senza permesso, sostenendo di aver ricevuto un’autorizzazione telefonica proprio da Paolo Corsini per promuovere la seconda parte della stagione di Report.

Inoltre, gli vengono contestati la presentazione del suo libro a Mestre e un’intervista in cui ha parlato della riduzione della libertà di stampa in Italia, affermazioni riferite al suo libro “La Scelta” pubblicato da Bompiani, e non a Rai.

Difesa e reazioni di Ranucci

Il conduttore ha anche spiegato che la sanzione riguarda la sua telefonata a Piazza Pulita in cui ha difeso Report e il collega Giorgio Mottola da accuse di manipolazione. Ranucci ha dichiarato con orgoglio di accettare la misura disciplinare se questa deriva dalla sua difesa del programma, della squadra e della libertà di stampa.

Ha inoltre ricordato che la vicenda arriva in un momento di forti tensioni, con interrogazioni parlamentari su un’inchiesta di Report e denunce legate ad alcune puntate, sottolineando il ruolo centrale del programma nella tutela del giornalismo d’inchiesta.

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