Durante la conduzione della scorsa puntata di Citofonare Rai2, che condivide con Paola Perego, all’improvviso è stata colpita da una paresi facciale.
Proprio così, la showgirl protagonista dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle, al centro del gossip per la bella storia d’amore con Giovanni Terzi e per le esternazioni dell’ex marito Stefano Bettarini, ha condotto con una parte del viso paralizzata
Quando il regista della trasmissione, Sergio Spanu, ha provato a evitare di metterla di imbarazzo, cercando di non fare inquadrature in primo piano del suo viso, la conduttrice è subito intervenuta: “Sergio, ti tolgo dall’impaccio, mi puoi anche riprendere. Da ieri ho mezza faccia bloccata. Non è niente di che, è il freddo, mi sto curando”, ha spiegato in diretta al pubblico con la massima franchezza.
La stessa con cui ha poi rassicurato i numerosi follower sui social pubblicando uno spezzone del programma sul quale ha scritto: “Ragazzi succede. L’importante è che è assolutamente transitorio!! Mai mollare”.
La paralisi di Bell (il nome scientifico) è così frequente che non risparmia, appunto, neanche i vip, vittime illustri di questa forma di paresi che interessa il nervo facciale sono stati anche Pierce Brosnan, George Clooney, Katie Holmes, Angelina Jolie. Nel giro di pochissimo tempo insorge una paralisi che coinvolge metà del viso. Guardarsi allo specchio può essere traumatico.
Il nervo facciale decorre in un punto piuttosto delicato dietro l’orecchio per poi innervare i muscoli del volto. Così permette alla fronte di muoversi, alle palpebre e alla bocca di chiudersi e di sorridere. Controlla inoltre la salivazione e la lacrimazione.
Questo meccanismo così sofisticato può essere compromesso nel suo punto più delicato: il passaggio dietro l’orecchio, dove lo spazio è minore. Qui, se il nervo si ispessisce e subisce una compressione, la trasmissione dei segnali nervosi non può più avvenire correttamente e si manifesta, quindi, la paralisi che blocca i muscoli del viso.
La paresi è causata quasi sempre da disturbi comuni dell’orecchio, come un’otite o un colpo d’aria, o l’Herpes Zoster, il virus che causa il “fuoco di Sant’ Antonio” e che può colpire anche l’orecchio.
Le terapie prevedono cortisone per trattare l’infiammazione, causa della compressione del nervo. A questo si associano vitamine del gruppo B per aiutare la rigenerazione del nervo stesso. La guarigione va dai venti giorni a un massimo di due mesi.
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