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Sonia Lorenzini perseguitata da una stalker: “Ha trasformato la mia vita in un incubo”

Pubblicato il 9 Maggio 2025

Un’ossessione nata sui social

Sonia Lorenzini, ex protagonista di Uomini e Donne e del Grande Fratello Vip, ha condiviso pubblicamente il difficile momento che sta attraversando a causa di una stalker. La vicenda è cominciata con quello che sembrava un innocuo scambio di messaggi con una fan, ma che si è poi trasformato in una vera e propria ossessione.

“La mia stalker è tornata con un nuovo profilo”, ha scritto l’influencer in una storia pubblicata sui social. “Vorrei che capiste fino a dove può arrivare certa gente”, ha aggiunto, denunciando una situazione che l’ha profondamente segnata.

Note vocali inquietanti e accuse infondate

Lorenzini ha spiegato di essere stata inondata da una serie di messaggi vocali sempre più inquietanti, che l’hanno fatta sentire assediata. Anche se oggi quei messaggi sono cessati, l’inquietudine rimane, soprattutto per la natura ossessiva del comportamento di questa persona, che l’ha accusata di una relazione mai esistita con una figura nota del mondo dello spettacolo.

“Questa persona era convinta che io fossi fidanzata con qualcuno, cosa non vera, e da lì ha cominciato a insultarmi pesantemente”, ha raccontato Sonia.

Una voce familiare

Un elemento inquietante riguarda il riconoscimento della voce della stalker da parte della madre di Sonia. “Mia madre ha riconosciuto chi è, perché è una figura che commenta spesso pubblicamente personaggi dello spettacolo”, ha rivelato l’influencer. Questo dettaglio ha reso la vicenda ancora più inquietante, perché dimostra come la persecuzione non provenga da un’anonima sconosciuta, ma da una persona attiva e visibile nel mondo dei social e dell’intrattenimento.

La riflessione sull’odio social

Nel suo sfogo, Sonia Lorenzini ha voluto anche offrire una riflessione più ampia: “Il paradosso è che certe persone si avvicinano tanto da perdere il senso del confine. Invadono, insultano, aggrediscono. Non vedono più un essere umano, ma solo una proiezione delle loro frustrazioni.”

“È come se il diritto di commentare desse anche quello di distruggere,” ha concluso, sottolineando quanto sia urgente e necessario riconsiderare i limiti della comunicazione e del comportamento online.

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