Pubblicato il 18 Febbraio 2025
Era il 29 ottobre del 2024, quando morì una neonata in circostanze molto sospette a Piove di Sacco, in provincia di Padova. Le indagini hanno fatto emergere un quadro scioccante: la madre 29enne pugliese ma di origini brasiliane, con evidenti problemi psicologici, come dimostrato dalle deliranti confessioni affidate al suo diario, avrebbe annegato la figlia neonata nel wc di casa.
I problemi mentali
La donna teneva un diario dove annotava tutti suoi pensieri e potrebbe essere usato come prova per stabilire la sua capacità di intendere e di volere. La 29enne parlava spesso dell’occulto e di vampirismo, anzi lei stessa si definiva una vampira. Gli inquirenti stanno cercando di delineare un quadro generale sullo stato mentale della donna, non solo relativo alla mattina del 29 ottobre del 2024, ma anche prima di quella data. L’incidente probatorio, insieme all’esame autoptico sul corpicino della neonata, dovrebbe fornire un quadro più ampio della situazione.
Neonata uccisa nel wc
Secondo il medico legale dell’accusa, sono state trovate tracce di acqua nei polmoni e ferite alla testa della neonata, indizi che lascerebbero pensare che la madre abbia cercata di annegarla nel wc. La piccola sarebbe nata viva e la mamma l’avrebbe poi uccisa e le ferite al capo evidenzierebbero un tentativo della donna di spingere il corpicino nello scarico, mentre tirava ripetutamente lo sciacquone. In poche parole la 29enne avrebbe cercato letteralmente di “scaricare” il corpo della neonata nel water per disfarsene.
Inoltre i soccorritori dell’1-1-8 avrebbero trovato la piccola con la testa incastrata sul fondo del water, che era pieno di acqua evidentemente a causa dei continui tentativi di scarico. La donna, capendo di non potersi liberare del corpo della neonata, in un secondo momento si sarebbe rivolta alle colleghe che con lei lavoravano in un night club e ai gestori del locale, persone del tutto estranee alle vicende processuali.

