Pubblicato il 12 Dicembre 2024
Dopo il provvedimento che ha scarcerato Giampiero Gualandi concedendogli i domiciliari, ritenuto colpevole di aver ucciso la vigilessa Sofia Stefani perché era “sotto stress”, arriva un’altra sentenza destinata a far discutere: l’assoluzione di un 70enne pensionato di Giulianova che cercò di sparare e poi di strangolare la moglie durante una furiosa lite. La perizia psichiatrica infatti avrebbe confermato la sua totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti, in breve, non si sarebbe reso conto di quello che stava facendo.
L’aggressione alla moglie
I fatti sono stati riportati dal quotidiano Il Centro e risalgono allo scorso 2 gennaio, quando nella villetta di famiglia dopo una violenta lite il 70enne imbracciò un fucile esplodendo un colpo contro la moglie, che riuscì a schivare. La donna cercò di fuggire, ma l’uomo la inseguì colpendola con la canna del fucile e cercando poi di strangolarla. Nella colluttazione i due caddero e lei riuscì a fuggire portando via il fucile che era finito a terra, cercando poi rifugio dalla vicina di casa.
Il giudice ha giudicato l’anziano con rito abbreviato, assolvendolo poiché al momento dei fatti non era in grado di intendere e di volere. La perizia psichiatrica inoltre ha stabilito l’incompatibilità dell’uomo con il regime carcerario, per questo motivo l’uomo è stato scarcerato a giugno e trasferito con provvedimento di libertà vigilata in una struttura per le cure dove, come stabilito dalla sentenza, dovrà rimanere per almeno altri due anni in libertà vigilata.

