Pubblicato il 8 Agosto 2025
Un’estate difficile per gli stabilimenti balneari italiani
Lettini vuoti, ombrelloni chiusi e spiagge desolatamente tranquille: così si presenta il panorama di molte località balneari italiane in pieno agosto. Dal nord al sud, dall’Adriatico alla Campania, i gestori dei lidi lanciano l’allarme per una stagione che definiscono “drammaticamente sottotono”.
Crollo delle presenze: -30% rispetto agli anni precedenti
Secondo le stime fornite da Assobalneari, la flessione di presenze e consumi si aggira tra il 20% e il 30%, rispetto alle estati precedenti. A confermarlo è Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria: Al Messaggero, spiega: «Il calo è generalizzato in molte regioni, Liguria, Calabria, Abruzzo, Emilia Romagna. L’unico giorno in cui vediamo un po’ di movimento è la domenica».
Tuttavia, questo turismo “mordi e fuggi” non basta a tenere in piedi l’intero comparto. E anche se gli ultimi giorni di agosto dovessero andare bene, “non saranno sufficienti a salvare la stagione”.
Famiglie in difficoltà e turismo estero in calo
Alla base di questa crisi vi sono, secondo Licordari, motivazioni economiche ben precise:
«Molte famiglie, anche con due stipendi, non riescono ad arrivare a fine mese. Il primo taglio è proprio su svago e vacanze».
A peggiorare la situazione, il calo del turismo internazionale, penalizzato dall’instabilità geopolitica mondiale.
Il Codacons attacca: «Prezzi aumentati del 33%, così la spiaggia è diventata un lusso»
L’associazione dei consumatori non risparmia critiche al settore. In una nota, il Codacons sottolinea come dal 2019 i prezzi dei servizi balneari siano saliti del 32,7%, rendendo una giornata al mare sempre più inaccessibile: «Oggi molte famiglie rinunciano del tutto alle spiagge a pagamento. E non sorprende, visto che in certi stabilimenti si arriva a 1.500 euro al giorno per una tenda imperiale».
Tra gli esempi citati:
- 560 euro al giorno per una postazione fronte mare al Forte dei Marmi
- Prezzi stellari anche in Versilia e Gallipoli, con ombrelloni a 90-120 euro
Assobalneari: «Tariffe calmierate e servizi garantiti»
Di fronte alle critiche, Assobalneari chiarisce di aver sconsigliato aumenti dei prezzi ai propri associati per il 2025. Secondo Licordari: «Esistono stabilimenti per ogni fascia di reddito. Ma chi offre servizi ha anche costi da sostenere: salvataggio, igiene, docce, ristorazione».
Il presidente ricorda anche che la crisi non colpisce solo i lidi, ma l’intera economia delle località costiere, privando intere comunità della loro principale fonte di reddito.

