Pubblicato il 14 Febbraio 2025
Doveva essere una sorta di raid punitivo contro un ragazzo, “colpevole” di aver fatto uno squillo alla sua fidanzata, ma stava per finire in tragedia. È quanto successo a Lusciano, in provincia di Caserta, fuori ad un centro scommesse lo scorso 6 gennaio.
La sparatoria fuori al centro scommesse
Tutto è partito quando un ragazzo avrebbe fatto uno squillo al cellulare di una ragazza, cosa che avrebbe fatto imbestialire il fidanzato. E così sarebbe partita la spedizione punitiva: un 20enne e un 16enne sarebbero arrivati a bordo di un’auto fuori al centro scommesse, facendo fuoco contro un gruppetto di ragazzi tra i quali ci sarebbe stato il giovane che ha fatto lo squillo.
Nel corso della sparatoria a farne le spese è stato però un altro ragazzo 19enne ferito ad un polpaccio, che con tutta quella storia non c’entrava assolutamente nulla. Sono dunque partite le indagini e i carabinieri di Lusciano e di Aversa, avvalendosi dei filmati acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona, le testimonianze delle persone presenti e i tracciati GPS, sono risaliti ai due responsabili del raid.
Il 20enne è finito in carcere, mentre il 16enne si trova attualmente in un istituto di pena minorile, come disposto dal gip del Tribunale di Napoli Nord e dal gip per i minorenni, che hanno accolto le richieste di misura cautelare avanzate dalle rispettive procure. Il 19enne ferito al polpaccio fortunatamente se l’è cavata senza gravi conseguenze.

