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Controlli in 3 stalle nel quartiere San Cristoforo, sequestrati farmaci dopanti e salvati 5 cavalli destinati alle corse clandestine

Pubblicato il 22 Febbraio 2025

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha condotto un’articolata attività finalizzata a contrastare il fenomeno della macellazione abusiva e delle corse clandestine.

L’azione condotta dagli agenti, si è concentrata in una zona del quartiere San Cristoforo dove sono state controllate tre stalle. Nel primo caso, i poliziotti hanno riscontrato una struttura del tutto improvvisata, al cui interno è stato trovato un cavallo movimentato senza i previsti documenti di accompagnamento. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi farmaci dopanti. Il gestore della stalla abusiva, un pregiudicato catanese di 47 anni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

I controlli si sono poi spostati nell’allevamento d’origine dell’animale che, seppur regolarmente registrato, presentava trascritto nel registro di stalla un numero di animali superiore a quello dei cavalli effettivamente presenti. Tali allevamenti vengono definiti, in gergo, “canaglia” in quanto metterebbero a disposizione il proprio “codice stalla” per effettuare movimentazioni di cavalli senza i prescritti documenti di accompagnamento e in violazione di precise norme sanitarie. In genere, gli animali coinvolti in questo tipo di scambio vengono rivenduti, per essere poi destinati alle corse clandestine o collocati in ulteriori siti non registrati, privi delle più elementari condizioni di biosicurezza in grado di garantire il loro benessere. 

Anche nella terza stalla controllata i poliziotti hanno riscontrato diverse gravi irregolarità, a cominciare dall’assenza del “codice stalla”. Inoltre, i veterinari dell’Asp hanno rilevato carenti condizioni igienico-sanitarie tali da impedire la permanenza degli animali.

L’attività ha consentito di procedere al fermo amministrativo di cinque cavalli, con ogni probabilità destinati ad attività illecite e di elevare sanzioni per circa 20 mila euro.

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