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Stefano Argentino si suicida in carcere: era accusato dell’omicidio di Sara Campanella

Pubblicato il 6 Agosto 2025

Ritrovato senza vita nel carcere di Messina

Stefano Argentino, il 22enne accusato dell’efferato omicidio di Sara Campanella, è stato trovato senza vita nel carcere di Messina nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17. Il giovane si è tolto la vita impiccandosi, dopo essersi momentaneamente allontanato dai due detenuti con cui divideva la cella.

Sorveglianza attenuata poco prima del suicidio

Dopo l’arresto per il femminicidio avvenuto lo scorso 31 marzo, Argentino era stato inizialmente sottoposto a stretta sorveglianza, a causa di chiari segnali di intenzioni suicide. Tuttavia, negli ultimi quindici giorni le misure si erano allentate: era tornato in compagnia di altri detenuti e aveva ripreso a mangiare, comportamento interpretato come segno di miglioramento.

La Procura apre un’inchiesta

La Procura di Messina, guidata da Antonio D’Amato, ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. I soccorsi sono arrivati troppo tardi e ogni tentativo di rianimazione è risultato inutile.

Le parole dell’Avvocato: “Lo Stato è responsabile”

L’avvocato difensore di Argentino, Stefano Cultrera, ha espresso dure critiche: «Avevo chiesto una perizia psichiatrica perché avevo compreso Stefano e i suoi problemi… Il gip me l’ha negata. Avrebbe potuto salvare almeno una delle due vite. Ora lo Stato dovrà sentirsi responsabile».

Il dolore della famiglia di Sara

Anche i familiari di Sara Campanella hanno commentato, attraverso l’avvocata Concetta La Torre:
«È l’epilogo terribile di una storia terribile. Ha deciso lui le sorti di due famiglie. Per noi è un colpo molto doloroso. Non possiamo che essere addolorati in questo momento».

Sui social, l’ex fidanzato di Sara, Antonino Fricano, ha condiviso un pensiero carico di emozione e rabbia:
«Hai portato via un pezzo del mio cuore, e il senso di colpa ti ha mangiato vivo!».

Il femminicidio del 31 marzo

Il giorno della tragedia, Argentino aveva atteso Sara fuori dal Policlinico universitario, dove lei stava svolgendo il tirocinio. Poco prima di morire, la giovane aveva scritto un messaggio alle amiche: «Dove siete? Che sono con il malato che mi segue».

Le telecamere di sorveglianza hanno mostrato i due discutere. Quando Sara ha provato ad allontanarsi, lui l’ha raggiunta da dietro e l’ha accoltellata, ponendo tragicamente fine alla sua vita.

Processo mai iniziato

La prima udienza per il processo relativo al femminicidio era prevista per il 10 settembre, ma non si terrà mai: il suicidio di Stefano Argentino ha chiuso per sempre questa dolorosa vicenda giudiziaria.

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