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L’incredibile storia di un medico romano: i vigili urbani gli perdono la patente, costretto ad annullare le visite domiciliari

Pubblicato il 28 Febbraio 2025

Una storia davvero incredibile quella di un medico 64enne romano, che si è visto ritirare la patente poiché guidava con il cellulare in mano. Tutto corretto, il problema è che il dottore la sua patente non l’ha rivista più poiché gli stessi vigili urbani l’hanno smarrita.

Il “caso” della patente scomparsa

Come riporta il Corriere della Sera i fatti risalgono allo scorso 3 febbraio, quando il 64enne in viale Mazzini a Roma fu affiancato dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale in moto che gli contestarono l’utilizzo del cellulare alla guida. Il dottore, anche se stava usando gli auricolari, ammise che aveva il cellulare tra le mani e accettò la multa di 250 euro, con tanto di decurtazione di 5 punti sulla patente, come previsto dal nuovo Codice della Strada.

La patente fu ritirata ma il 64enne tre giorni dopo inviò una pec alla Prefettura, chiedendo una deroga poiché era un medico che svolgeva anche visite domiciliari. Dalla Prefettura non è arrivata alcuna risposta e il dottore è stato costretto ad annullare le visite domiciliari già prefissate.

Si è quindi rivolto agli uffici della polizia locale in via Ostiense, dove gli è stato detto di rivolgersi in Prefettura, ma si è rivelato un altro buco nell’acqua. Non si sapeva che fine avesse fatto la sua patente, fino a quando gli agenti gli hanno consigliato per velocizzare i tempi di presentare denuncia di scomparsa del documento. Evidentemente la sua patente era stata incredibile smarrita, anche perché come riferito da Fanpage il 64enne avrebbe scoperto, tramite un’app del Ministero, che non c’erano patenti corrispondenti al numero di documento richiesto.

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