Pubblicato il 17 Agosto 2025
Una sparatoria nel cuore dell’isola
Un pomeriggio di paura ha sconvolto Forio d’Ischia nella giornata di ieri, sabato 16 agosto. Intorno alle 18,30, in via provinciale Panza, il rumore delle chiacchiere dei turisti è stato improvvisamente interrotto da una raffica di spari. Antonio Luongo, 68 anni, ha fatto fuoco in strada, trasformando un luogo affollato in uno scenario di morte.
La dinamica della tragedia
L’uomo ha ucciso il nuovo compagno della sua ex moglie, Nunzio Russo Spena, 48 anni, e la madre della donna, Zinoviya Knihnitska, 63 anni. Subito dopo ha inseguito la sua ex, Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, sparandole ripetutamente. La donna è rimasta gravemente ferita ed è ora ricoverata in condizioni disperate.
Dopo aver compiuto la strage, Luongo ha puntato l’arma contro se stesso e si è sparato. Trasportato d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo.
Il movente: una vendetta annunciata
Secondo gli inquirenti, la pista passionale è la più probabile. Luongo, partito da Napoli con una pistola nascosta in auto, sapeva dove trovare la sua ex, in vacanza sull’isola con il compagno e i genitori. Una volta individuata la donna nei pressi di un hotel, ha aperto il fuoco senza esitazione.
La tragedia si è consumata in pochissimi metri: il luogo in cui sono stati trovati i corpi delle prime due vittime dista poco da quello dove l’uomo ha deciso di togliersi la vita.
Panico tra turisti e residenti
Il rumore degli spari è stato sentito da tutti nella zona. I clienti di un bar hanno cercato riparo barricandosi all’interno, mentre i passanti scappavano spaventati.
Un testimone racconta: “Ho visto quell’uomo armato, non si fermava. Dopo aver colpito due persone ha inseguito la donna fino al portone di casa e le ha sparato. Poi ha rivolto la pistola contro di sé”.
L’unica sopravvissuta
La ex moglie di Luongo, nonostante le gravissime ferite riportate, è l’unica sopravvissuta a quella che appare come una vera e propria spedizione di morte premeditata. La sua vita è appesa a un filo e resta ricoverata in prognosi riservata.

