Pubblicato il 17 Luglio 2023
Prima vittoria di “Striscia la notizia”, che era stata querelata da Claudio Baglioni per il libro satirico “Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno” e per i servizi televisivi che ne avevano parlato.
Il gip di Monza, Elena Sechi, ha disposto l’archiviazione dell’ipotesi di “stampa clandestina”, respingendo le istanze del cantautore che voleva mandare a processo Antonio Ricci anche per il solo fatto di avere diffuso il libro in questione.
A maggio 2022 Claudio Baglioni aveva ottenuto il sequestro del libro “Tutti poeti con Claudio” che, su ordine del gip del tribunale di Monza, non è stato più scaricabile dal sito di “Striscia la Notizia”.
L’inchiesta vede indagati per diffamazione Antonio Ricci, patron del tg satirico, i presentatori Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio e il Mago Casanova, alias Antonio Montanari.
Gli indagati sono accusati di aver “ripetutamente definito”, in molti servizi, il cantautore “con termini tali da farlo passare come un disonesto, che copia senza neppure dirlo” al pubblico.
Ricci aveva replicato all’epoca: “Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione”.
“I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. E’ una questione di libertà. Tutto si può toccare, tranne il divino Baglioni? E no! La satira è essenziale nel viver civile. Tutto quello che c’è nel libro è vero. E poi non lo abbiamo accusato di plagio, ma più elegantemente di amnesia verso le fonti”, aveva spiegato Ricci.
In merito alla recente pronuncia del gip di Monza, gli avvocati Andrea Pietrolucci e Gabriele Minniti, difensori del Maestro Claudio Baglioni, ritengono sufficiente precisare che per quanto concerne il principale reato di diffamazione, la Procura, riconoscendo la sussistenza del reato, ha sequestrato la versione digitale del libro e tutte le relative registrazioni delle puntate di “Striscia la Notizia” incriminate e ha già notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad Antonio Ricci e agli altri indagati; quanto, invece, alla residua accusa di stampa clandestina, è stata esclusa la destinazione del libro cartaceo a un numero indeterminato di soggetti e solo per tale ragione è stata disposta l’archiviazione.

