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Tajani: “No a tasse sugli extraprofitti, le banche possono contribuire ma con un accordo”

Pubblicato il 15 Ottobre 2025

Le parole del vicepremier dopo l’informativa su Gaza

Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha chiarito la posizione del suo partito riguardo alla manovra economica e al confronto con gli istituti bancari.
«Ieri il ministro Giorgetti ci ha assicurato che non ci saranno tasse sugli extraprofitti, una misura per noi inaccettabile, ma su questo siamo tutti consapevoli», ha dichiarato lasciando la Camera dopo l’informativa su Gaza.

Tajani ha ribadito la necessità di un dialogo con le banche, sottolineando che il loro eventuale contributo alla manovra deve essere frutto di un’intesa e non di un’imposizione. «Mi auguro che si arrivi presto a un accordo, le banche possono dare un contributo, ma non deve essere imposto, bensì concordato», ha spiegato.

“Contrari a nuove tasse, gli extraprofitti non esistono”

Il vicepremier ha ribadito con forza la posizione di Forza Italia: «Sono contrario a infliggere tasse, gli extraprofitti non esistono, Giorgetti ce lo ha confermato e sono convinto che la questione si chiuderà così».

Il taglio dell’Irpef e le priorità della manovra

Tajani ha poi parlato del taglio dell’Irpef, indicando come obiettivo principale l’estensione della misura ai redditi più alti della fascia media.
«L’ideale sarebbe arrivare a 60 mila euro di reddito, ma bisogna verificare le coperture finanziarie. Se si riuscirà a portare il limite a 50 mila euro, significherà che il taglio varrà per tutti i redditi fino a quella soglia», ha spiegato.

Il leader azzurro ha ricordato che la manovra economica sarà definita entro venerdì in Consiglio dei ministri, e che l’obiettivo è sostenere il ceto medio, aumentare i salari e potenziare la sanità, con nuove assunzioni di medici e infermieri e incrementi degli stipendi.

Una riforma graduale ma già avviata

Tajani ha infine sottolineato che la riforma dell’Irpef è parte di un percorso già intrapreso dal governo.
«Se non si riuscirà a realizzare ora la riduzione fino ai 60 mila euro, si farà l’anno prossimo. L’importante è che la direzione intrapresa sia quella giusta», ha concluso.

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