Pubblicato il 5 Agosto 2025
Il ministro degli Esteri: “Non si può riconoscere uno Stato che ancora non esiste”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito la posizione del governo italiano sulla questione palestinese, sottolineando che il riconoscimento di uno Stato di Palestina richiede prima la sua effettiva costruzione. Secondo il leader di Forza Italia, la situazione a Gaza resta critica, stretta tra il rischio di un’occupazione totale da parte dell’esercito israeliano e il crescente supporto politico alla causa palestinese da parte di alcuni Paesi europei.
Tuttavia, Tajani è netto: “Non possiamo riconoscere qualcosa che ancora non esiste”. Allo stesso tempo, il ministro rilancia l’impegno dell’Italia, affermando che il nostro Paese è pronto a contribuire attivamente, anche con truppe militari, alla riunificazione della Palestina.
“Serve prima costruire lo Stato, poi si potrà riconoscere”
“Siamo favorevoli al riconoscimento della Palestina, ma al momento non ci sono le condizioni per parlare di uno Stato palestinese”, ha dichiarato Tajani. A suo avviso, la priorità è la costruzione vera e propria di uno Stato, che abbia i requisiti giuridici e istituzionali per essere tale.
Il ministro cita i fondamenti del diritto costituzionale: “Uno Stato esiste solo se possiede determinati elementi. E oggi, questi elementi non ci sono”. Per superare questo impasse, Tajani propone una missione dell’ONU a guida araba, e aggiunge: “Siamo pronti a inviare anche il nostro esercito per aiutare nella riunificazione della Palestina”.
Solo dopo questa fase di consolidamento, sottolinea, sarà possibile riconoscere ufficialmente lo Stato. “Riconoscere ora significherebbe riconoscere qualcosa che non esiste”, spiega, annunciando anche un prossimo incontro con il ministro degli Esteri palestinese, atteso in Italia a settembre.
Critiche alle mosse premature di Francia e Regno Unito
Tajani lancia una frecciatina a quei Paesi europei che hanno già annunciato l’intenzione di riconoscere la Palestina: “Riconoscere la Palestina quando ancora non esiste è una finzione giuridica, non una scelta politica”.
Il riferimento è diretto agli annunci di Francia e Regno Unito. Il presidente francese Emmanuel Macron ha anticipato che Parigi riconoscerà lo Stato palestinese a settembre, mentre il primo ministro britannico Keir Starmer ha affermato che Londra è pronta a fare lo stesso, a condizione che Israele non accetti un cessate il fuoco.
“Altri Stati fanno quello che vogliono”, ha concluso Tajani, ma l’Italia, insiste, vuole agire in modo responsabile e realistico, puntando alla creazione concreta di uno Stato prima del suo riconoscimento formale.

