Dopo le accuse di molestie sessuali rivolte a Jamie Foxx da una fan, un altro terremoto sta per abbattersi su Hollywood: Vin Diesel è stato accusato di violenza sessuale da parte della sua ex assistente. L’attore, dal canto suo, tramite il suo avvocato ha respinto ogni accusa e si è detto totalmente estraneo ai fatti.
Le accuse alla star di “Fast & Furious” sono state mosse da Asta Jonasson, la sua ex assistente, che ha presentato denuncia per la presunta violenza che risalirebbe al 2010. Secondo lei l’attore, oggi 56enne, “le si è buttato addosso nella sua stanza in un hotel ad Atlanta, l’ha palpeggiata e poi si è masturbato davanti a lei”.
Lei avrebbe urlato e cercato di scappare verso il bagno, ma Vin Diesel “l’ha presa e sbattuta contro il muro”. Secondo la Jonasson l’attore l’avrebbe bloccata, sbattuta sul letto e, dopo averle sfilato gli slip, provato a praticarle del sesso orale. Il tutto si sarebbe verificato in una stanza dell’hotel St. Regis, quando Diesel stava già insieme all’attuale compagna, Paloma Jimenez, da cui ha avuto 3 figli, uno dei quali nato proprio nel 2010.
La Jonasson sostiene che poco dopo sarebbe stata licenziata dalla One Race Films, società di Vin Diesel, proprio perché avrebbe rifiutato le sue avances. La donna era nello staff dell’attore e svolgeva il ruolo di accompagnatrice durante gli eventi, assicurandosi che non venissero scattate delle foto.
La donna ha potuto sporgere denuncia contro la presunta aggressione grazie ad una legge che offre una finestra temporale molto ampia per presentare denunce contro violenze che, altrimenti, sarebbero finite in prescrizione.
Bryan Freedman, avvocato di Vin Diesel, ha negato categoricamente ogni accusa: “Vorrei essere molto chiaro: Vin Diesel nega categoricamente questa affermazione”. Il legale ha affidato il pensiero dell’attore in un nota dove si legge: “È la prima volta che sente parlare di fatti che risalgono a oltre 13 anni fa e ci sono prove evidenti che confutano completamente queste accuse assurde”.
Le autorità competenti dovranno valutare la veridicità delle parole della donna e a un giudice sarà affidato il compito di stabilire se l’attore è responsabile delle accuse rivolte verso di lui, o se è stato vittima di una vendetta per il licenziamento della donna.
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