Pubblicato il 27 Agosto 2024
Quindici lavoratori della fabbrica della Yokohama a Tivoli, vicino a Roma, sono stati licenziati con un messaggio su Whatsapp.
Lo denuncia la Filt Cgil, in una nota in cui si dice molto preoccupata per ciò che sta accadendo nella storia fabbrica di pneumatici che in passato è stata di proprietà di Pirelli e Trelleborg.
Le quindici persone licenziate sono tutti dipendenti di Car On Click, una cooperativa che da tempo lavora assieme a Yokohama per curare lo stoccaggio e la distribuzione di pneumatici in Italia.
Nel messaggio Whatsapp inviato ai lavoratori si legge:
“Le opportunità lavorative da lei svolte fino a oggi presso la commessa Yokohama di Tivoli non sono più nelle nostre disponibilità. In tal senso non possiamo quindi destinarla ad altre lavorazioni o mansioni in quanto non sussistenti”.
Per i dipendenti della fabbrica di Tivoli è stata una vera doccia fredda. Non solo perché non si aspettavano la notizia del licenziamento (tanto meno con queste modalità), ma anche perché la fabbrica è ancora chiusa per ferie e dovrebbe riaprire il 2 settembre.
La Filt Cgil ha indetto una manifestazione di protesta davanti ai cancelli dello stabilimento il 2 settembre, giorno in cui dovrebbe riaprire la fabbrica.
Il timore del sindacato è che il Consorzio Innocenti, di cui fa parte la cooperativa Car On Click, stia in realtà pianificando di assumere nuovi dipendenti, non inquadrati nel contratto nazionale di categoria.
“Un eventuale anomalo turnover, se attuato con lavoratori ai quali vengono applicate condizioni contrattuali di minor tutela sia normativa che retributiva, costituirebbe una condizione di inaccettabile gravità”, ha scritto la Cgil appellandosi a Yokohama, Unindustria e all’Ispettorato del lavoro.
E’ un sopruso. Non si licenziano i lavoratori via whatsapp. Questo accade a Tivoli nella multinazionale #Yokohama. E sostituiscono quei lavoratori con contratto Cgil Cisl e Uil con altri operai con contratti pirata con meno tutele. Chiederemo al Governo di intervenire. pic.twitter.com/KbObqS9S15
— Arturo Scotto (@Arturo_Scotto) August 27, 2024
La questione della fabbrica di Tivoli è stata ripresa anche da Arturo Scotto, deputato del Pd e capogruppo dem in commissione Lavoro, che ha parlato di “vero e proprio sopruso” e ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare per chiedere l’intervento del governo.

