Tommaso Zorzi: “Sono ufficialmente circonciso”

“Ufficialmente circonciso”.

Così Tommaso Zorzi.

Con l’emoticon in una melanzana ha annunciato questa mattina che l’intervento al quale si è sottoposto è andato bene.

Zorzi aveva già parlato con i suoi follower della scelta di farsi circoncidere e così ieri, dopo aver preparato il borsone con il necessario, si è recato nella clinica dov’è anche rimasto a dormire.

Questa mattina poi, con l’anestesia totale, è stato operato.

“Buongiorno, è andato tutto bene – dice Zorzi nel video che ha pubblicato su Instagram – e vorrei che l’effetto di questa morfina non finisse mai”.

Poche parole che, però, fanno capire che l’influencer sta bene.

Non sono mancati i commenti ironici e tra chi ha scritto “ci hai dato un taglio” e “operazione del ca**o”,  c’è anche chi gli ha scritto “Vogliamo l’unboxing una volta ripreso” e “Metti foto del prima e dopo”.

La circoncisione è un’operazione chirurgica che consiste nella rimozione totale o parziale del prepuzio, il lembo di pelle scorrevole che riveste il glande.

È molto diffusa tra gli ebrei e in diverse popolazioni africane, ma non è una pratica del mondo occidentale, dove vi si ricorre solo per volontà personale o per esigenze di salute.

A livello sanitario la circoncisione riduce notevolmente, come si legge sul sito della Fondazione Umberto Veronesi, “l’incidenza di infezioni croniche del glande e del cancro alla testa del pene, neoplasia quasi del tutto assente tra gli ebrei: circoncisi subito dopo la nascita”.

“È più difficile, inoltre – si legge -, che gli uomini circoncisi possano contrarre il virus dell’Hiv, anche se il meccanismo immunologico alla base di questa difesa non è ancora noto. Nessun effetto preventivo, invece, è stato rilevato nelle infezioni da contatto: virali (papillomavirus) e batteriche (gonorrea e sifilide)”.

In Italia è più frequente che sia un adulto a scegliere di sottoporsi a tale intervento che viene eseguito, di solito, in day-hospital. Dopo l’operazione l’uomo non deve fare sport e avere rapporti sessuali per almeno 7-10 giorni.