Pubblicato il 18 Settembre 2024
Ci provano sempre. Nonostante siano stati più volte smascherati, nonostante le sanzioni, la gogna mediatica, il linciaggio sui social e il rischio di mandare all’aria la carriera, il posto di lavoro. Insomma, sarebbe stato beccato un altro “furbetto del cartellino”. Nei guai il dirigente medico di un ospedale pediatrico di Torino.
L’accusa, ancora provvisoria, è di truffa aggravata ai danni dell’azienda ospedaliera per false attestazioni circa la presenza in servizio.
Il medico una volta entrato in reparto certificava la sua presenza mediante badge, ma in alcuni casi usciva per svolgere affari personali non attinenti con la professione, afferma l’accusa.
Comportamento ancor più grave per via del ruolo di controllo sul suo personale.
Gli episodi contestati sarebbe più di settanta.
Il Gip ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di permanenza nel territorio urbano di Torino.
La Procura ha anche emesso un avviso di garanzia che è stato notificato all’indagato unitamente alla misura cautelare.
L’ospedale, parte lesa, ha avvito un procedimento disciplinare e sospeso in via cautelativa il dirigente.

