Pubblicato il 7 Agosto 2025
L’incidente in via Mazzini
Luigi Lanzini, 83 anni, ha perso la vita nella mattinata di mercoledì 6 agosto a Lumezzane, in provincia di Brescia, dopo essere stato colpito da un portellone improvvisamente aperto di un furgone in transito. Il tragico evento è avvenuto davanti al bar Sant Gregory, in via Mazzini.
In un primo momento la dinamica dell’accaduto era poco chiara, ma grazie alle testimonianze raccolte sul posto, i Carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia sono riusciti a ricostruire i fatti: il portellone laterale del furgone si sarebbe aperto in modo imprevisto proprio mentre Lanzini passava accanto al mezzo, colpendolo in pieno.
Un gesto quotidiano trasformato in tragedia
Al momento dell’incidente, Lanzini si trovava insieme alla moglie Fausta e a un’amica, appena usciti dalla clinica Maugeri. I tre stavano passeggiando sul marciapiede lungo la strada in salita, quando sono stati affiancati dal furgone. È in quel preciso istante che si è verificato il dramma: il portellone si è spalancato colpendo Lanzini, che è caduto a terra privo di sensi.
Diversi presenti, tra cui il farmacista della zona e il personale della clinica, sono intervenuti immediatamente per prestare soccorso. Anche il giovane conducente del furgone, originario della Val Trompia, è tornato indietro dopo aver sentito un forte tonfo: aveva capito che qualcosa di grave era successo.
I soccorsi e la morte in ospedale
I sanitari, giunti poco dopo sul posto, hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione prima di trasportare Lanzini d’urgenza in ospedale. Purtroppo, i medici ne hanno potuto solo constatare il decesso. Il furgone è stato sottoposto a sequestro per permettere gli accertamenti tecnici necessari.
Chi era Luigi Lanzini
Luigi Lanzini risiedeva a Cogozzo, ma era originario di Villa Carcina. Imprenditore conosciuto nella zona, cinquant’anni fa aveva fondato la Arredi Lanzini a Concesio, un’azienda di arredamento che dopo il suo pensionamento era passata sotto la gestione dei figli.
A ricordarlo pubblicamente è stato il figlio Giuseppe con un messaggio commovente su Facebook:
“Ora ti aspetta una sfida più avvincente, ti tocca arredare e risistemare le stanze del paradiso. Fai buon viaggio papà, sei stato una forza della natura, un esempio per molti. Sarà difficile riuscire ad eguagliarti, ma ci proveremo, promesso.”
Indagini in corso
Le autorità stanno ora valutando le responsabilità dell’accaduto e verificando lo stato del furgone, in particolare i meccanismi di chiusura del portellone. L’intera comunità è scossa da questa tragedia che ha colpito una figura molto conosciuta e stimata.

