Pubblicato il 6 Gennaio 2025
Il nuovo anno inizia con un tragico bilancio sulle strade della provincia di Latina: tre morti in pochi giorni, che si aggiungono alle vittime del 2024.
Incidenti mortali tra Fondi, Sperlonga e Pontinia
Il primo incidente si è verificato venerdì sera sulla provinciale Fondi-Sperlonga, dove Lal Mohan, un ciclista di 41 anni di origine indiana, è stato travolto da un’auto mentre era sulla sua bicicletta elettrica. La tragedia è stata seguita, appena 24 ore dopo, da uno scontro frontale su via del Quartaccio, nel territorio di Pontinia.
In quest’ultimo caso, il violento impatto tra una Lancia Y e una Ford Focus non ha lasciato scampo ai conducenti, entrambi stranieri. George Romulus, un 50enne rumeno, è morto sul colpo, mentre Rudina Cela, una donna albanese di 56 anni, è spirata durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Alta velocità possibile causa dei disastri
Secondo le prime ricostruzioni, entrambe le auto coinvolte nell’incidente di Pontinia erano completamente distrutte nella parte anteriore, segno di un impatto a velocità elevata. Gli agenti della Polizia Locale ipotizzano che l’alta velocità sia stata una delle cause principali dello schianto. Tuttavia, ulteriori accertamenti sono in corso per determinare con esattezza la dinamica dei fatti.
La denuncia dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada
Di fronte a queste tragedie, l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada APS è tornata a chiedere misure urgenti per affrontare quella che definisce una “mattanza sulle strade pontine.”
Il vice presidente Giovanni Delle Cave ha sottolineato in una nota: “Non possiamo più ignorare questa guerra silenziosa sulle strade della provincia di Latina. È un bollettino di guerra che richiede interventi immediati e drastici. Chiediamo il coinvolgimento dell’Esercito per controlli capillari e l’adozione di misure efficaci da parte delle autorità competenti.”
La richiesta di una task force per la sicurezza stradale
L’associazione invoca l’assunzione di responsabilità da parte della classe politica: “Abbiamo bisogno di una task force che presidii le nostre strade, utilizzando anche i soldati se necessario. Non possiamo tollerare ulteriori morti innocenti.”
Con queste parole, l’associazione spera di portare l’attenzione su una crisi che continua a mietere vittime, trasformando le strade pontine in teatri di tragedie sempre più frequenti.

