Trump come Mussolini e Al Capone: le foto segnaletiche che sono diventate iconiche

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L’iconica foto segnaletica di Donald Trump, visualizzata e ripostata milioni di volte in poche ore e ormai diventata il suo manifesto per la rielezione del tycoon, è entrata di diritto nella galleria dei mugshot, in inglese lo scatto del fango, più famosi della storia: da Stalin e Benito Mussolini ad Al Capone e Jane Fonda.


Le foto segnaletiche sono state inventate nel 1888 in Francia dall’antropologo e funzionario della prefettura di Parigi, Alphonse Bertillon.

Fu lui a codificare il formato usato ancora oggi, uno scatto di faccia e di profilo con sotto le informazioni necessarie ad identificare una persona. Ma è attraverso i personaggi storici e le celebrità, anche negli Stati Uniti, che i mugshot sono entrati nell’immaginario collettivo.

Le prime foto segnaletiche iconiche sono quelle di Lenin, nel 1890, e Stalin nel 1911. E’ invece del 1903 lo scatto di Benito Mussolini in Svizzera, dove era scappato per sfuggire alla leva militare.

Il ghigno di Al Capone incastrato dal Fisco nel 1939.

Immortalati anche molti attivisti per i diritti degli afroamericani negli Stati Uniti, da Rosa Parks a Martin Luther King, fermato il 3 settembre del 1958 in Alabama, mentre è diventata il simbolo delle proteste degli anni ’70 l’immagine di Jane Fonda con il pugno alzato dopo il suo arresto a Cleveland il 3 novembre.

Per non parlare delle centinaia di attori o popstar portati in carcere per eccessi vari, dalla guida in stato di ebbrezza alla violenza domestica, come James Brown, che è stato immortalato in una foto del 28 gennaio 2004 avvolto in una coperta, sguardo assente e capelli arruffati, dopo l’ennesima aggressione alla moglie.

Ma l’elenco è lungo da Frank Sinatra a Nick Nolte e Michael Jackson, da Al Pacino e Mickey Rourke a O.J. Simpson.

E poi la foto che ha campeggiato su tutti i tabloid e giornali di gossip a fine anni 90, quella di Hugh Grant, allora fidanzato con l’attrice e modella Elizabeth Hurley, beccato in un parcheggio di Los Angeles con la prostituta Divine Brown.

Non è sfuggito alla pratica neanche Bill Gates quando nel 1977, a 22 anni, fu arrestato in New Mexico per guida senza patente e altre tre infrazioni stradali. Nello scatto, occhialuto e capellone, il futuro milionario sorride beffardo. 

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Redazione Nazionale

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