Pubblicato il 28 Dicembre 2025
L’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky è in programma oggi alle 19 ora italiana nella residenza di Mar-a-Lago, in Florida. La conferma è arrivata direttamente dalla Casa Bianca.
Il contesto del faccia a faccia
Il colloquio si svolge in un momento di fortissima tensione sul fronte ucraino. Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, Zelensky ha denunciato uno dei più imponenti attacchi russi degli ultimi mesi su Kiev, con quasi 500 droni e circa 40 missili lanciati nell’arco di dieci ore.
Secondo il presidente ucraino, questi bombardamenti dimostrano l’assenza di una reale volontà di pace da parte di Mosca. Prima di arrivare in Florida, Zelensky ha fatto tappa in Canada per incontrare il premier Mark Carney e ha avuto un ultimo confronto in videocollegamento con i partner europei.
Le minacce di Mosca e la reazione internazionale
Dal Cremlino, Vladimir Putin ha ribadito una linea dura, sostenendo che se Kiev non accetterà una soluzione alle condizioni russe, l’operazione militare proseguirà con la forza. Mosca continua a parlare di negoziati, ma sul campo – come ha accusato Kiev – a parlare sono ancora missili e droni.
L’impatto degli attacchi si è fatto sentire anche oltre i confini ucraini. La Polonia ha fatto decollare i propri caccia, mentre Varsavia ha guidato la condanna europea dei raid, avvenuti nonostante l’apertura di Zelensky a possibili concessioni.
Il sostegno di Europa e Stati Uniti
Subito dopo il vertice di Mar-a-Lago, Zelensky tornerà a confrontarsi con i leader europei. Berlino ha ribadito che Kiev può contare su un pieno sostegno politico, ma il presidente ucraino chiede un passo in avanti concreto: più aiuti militari e maggiori risorse finanziarie.
In questo quadro si inserisce anche il prestito ponte europeo da 90 miliardi di euro, concordato il 18 dicembre, sostenuto dalla linea di Ursula von der Leyen e Antonio Costa. L’obiettivo dichiarato resta una pace giusta e duratura, capace di garantire sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, mantenendo alta la pressione sul Cremlino e accompagnando Kiev verso l’adesione all’Unione Europea.
Nuovi attacchi su Kherson
Nelle ultime ore, l’esercito russo ha colpito la città di Kherson con un massiccio attacco. Sono stati segnalati incendi e ampie zone sono rimaste senza elettricità. Le autorità locali parlano di due feriti, entrambi ricoverati in ospedale, e di danni a aree residenziali e infrastrutture critiche.
Droni sulla regione di Dnipropetrovsk
Durante la notte, le forze russe hanno lanciato 48 droni, di cui circa 30 di tipo Shahed. L’aeronautica ucraina riferisce di averne abbattuti 30. I raid hanno colpito due distretti della regione di Dnipropetrovsk, causando danni ad abitazioni, a una scuola, a una fattoria e a un gasdotto. Secondo le autorità locali, non si registrano vittime.
Disagi e blackout a Odessa
Anche Odessa è stata interessata da nuovi attacchi. Oltre 100 finestre di edifici residenziali e strutture sociali sono state danneggiate, mentre in diverse zone della città si registrano interruzioni di corrente di emergenza. Il trasporto elettrico resta sospeso, ma gli autobus continuano a circolare.
Il vertice di oggi a Mar-a-Lago si inserisce dunque in uno scenario segnato da escalation militare e intense manovre diplomatiche, con l’attenzione internazionale puntata sulle possibili ricadute politiche dell’incontro tra Trump e Zelensky.

