Pubblicato il 18 Febbraio 2025
La decisione dell’amministrazione comunale di Sezze di trasformare il Monastero delle Clarisse in sede del centro per l’impiego solleva polemiche. A contestare il progetto è il FAI – Fondo Ambiente Italiano di Latina, che ha inviato una lettera ufficiale al sindaco Lidano Lucidi e all’intero Consiglio Comunale per esprimere forte contrarietà.
La posizione del FAI: “Errore culturale e funzionale”
Il FAI definisce l’iniziativa un errore sotto il profilo culturale e funzionale, sottolineando come la scelta di collocare uffici pubblici in un edificio storico vincolato sia priva di rispetto per il valore del bene architettonico.
Secondo l’associazione, adibire il monastero a centro per l’impiego comporterebbe disagi per l’utenza, poiché la struttura sorge in una zona difficile da raggiungere, con scarsa disponibilità di parcheggi e limitato accesso ai mezzi pubblici.
L’attuale sede dello stesso servizio si trova a Sezze Scalo, in un’area ben collegata e più funzionale.
Il valore storico del Monastero: un bene da preservare
Il Monastero delle Clarisse rappresenta una testimonianza secolare della storia di Sezze.
Inserito nel circuito delle Dimore Storiche e sottoposto a vincolo di tutela dal 2021, il complesso ha ricevuto finanziamenti per la sua conservazione proprio grazie al lavoro del FAI, che nel 2021 lo aveva indicato come “Luogo del Cuore”.
Il timore espresso dall’associazione riguarda i possibili danni al patrimonio artistico e architettonico derivanti dai lavori di adeguamento per ospitare il centro per l’impiego.
Nella nota si ricorda come, in passato, interventi invasivi abbiano già compromesso parte della struttura, con l’utilizzo di materiali incompatibili e la perdita di arredi storici.
I dubbi sui lavori in corso
Il FAI solleva quesiti specifici sui lavori di restauro attualmente in atto, ponendo dubbi sulla compatibilità delle opere con il vincolo di tutela.
Le opere previste comprendono:
- Muri divisori e pannelli in vetro e alluminio
- Nuovi intonaci civili
- Soglie in marmo
- Infissi in alluminio con vetri camera
- Piastrelle in ceramica
- Ascensore interno
Secondo il FAI, tali modifiche rischiano di snaturare il monastero, rendendo irriconoscibili le tracce del passato.
Le richieste del FAI al Comune
La lettera indirizzata al sindaco Lucidi contiene anche precise richieste di chiarimento:
- Esiste l’autorizzazione della Soprintendenza?
- È stata condotta un’indagine storica e architettonica aggiornata?
- Sono stati censiti gli eventuali beni mobili di pregio ancora presenti?
- Si sta salvaguardando il chiostro, i soffitti decorati, le colonne e le scale storiche?
- Qual è il progetto generale di recupero dell’ex convento?
Il rischio di un’occasione persa
Il FAI di Latina ribadisce come il restauro del Monastero delle Clarisse rappresenti un’opportunità unica per rilanciare il centro storico di Sezze attraverso iniziative culturali, turistiche e sociali.
L’obiettivo dovrebbe essere restituire alla comunità uno spazio storico rigenerato, capace di diventare polo di attrazione e di aggregazione, evitando soluzioni d’uso che snaturino l’identità del luogo.

