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“Una vita davanti. Alessio e Simone il sogno spezzato”, il docufilm sui due inseparabili cuginetti di Vittoria. L’intervista al regista Andrea Traina

Pubblicato il 11 Dicembre 2021

Mercoledì 15 dicembre alle ore 19:15, presso la Multisala Golden di Vittoria (Via Adua 204), si terrà la presentazione in anteprima assoluta del trailer ufficiale di “Una vita davanti. Alessio e Simone il sogno spezzato” un docufilm di Rossella Scribano e Andrea Traina.

La presentazione avrà luogo nell’ambito della IX edizione del Vittoria Peace Film Fest, un festival che ha per tema il concetto di “pace” in tutte le sue declinazioni, sostenuto dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Città di Vittoria. “Una vita davanti” è un docufilm ispirato alla drammatica storia di Alessio e Simone D’Antonio, due inseparabili cuginetti di undici anni, le cui vite e i cui sogni sono stati brutalmente recisi da un’auto in folle corsa, mentre giocavano sui gradini di casa.

L’impulso alla realizzazione del docufilm è frutto della sensibilità della giornalista ragusana Rossella Scribano, autrice del soggetto, sviluppato a quattro mani con lo sceneggiatore e regista di Vittoria Andrea Traina, che ne ha curato le riprese, la regia e il montaggio. Il docufilm, impreziosito dalle musiche originali del compositore ragusano Marco Cascone, è stato realizzato con la collaborazione delle famiglie e grazie al sostegno di Mondial Granit Spa e della Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Una vita davanti” intende restituire un ritratto sincero e autentico di Alessio e Simone, due bambini che amavano la vita e le piccole cose, animati da un forte senso di responsabilità e perfettamente consapevoli che l’unica via da percorrere per realizzare i propri sogni era quella dell’onestà e del rispetto delle regole. Grazie alle testimonianze dei genitori, degli amici, degli educatori il docufilm ricostruisce, come i tasselli di un mosaico, le vite di Alessio e Simone, fino ai loro ultimi giorni, spingendo gli spettatori a interrogarsi su temi estremamente difficili, come la legalità, le ingiustizie, la morte, la paura ma anche la vita, la speranza, l’amore.

Temi tutti accomunati dalla stessa domanda: “Perché è successo?”. Alessio e Simone attraverso il loro esempio e la loro tragica vicenda ci insegnano a vivere con maggiore consapevolezza e onestà. E soprattutto con la speranza che le cose possono cambiare in meglio, se ognuno di noi sceglie di fare la propria parte con coraggio e la forza di sognare.

Ecco quello che ci ha raccontato il regista Andrea Traina.

Da dove è nata l’idea di un film su quanto successo ad Alessio e Simone?

L’impulso alla realizzazione del docufilm è frutto della sensibilità della giornalista ragusana Rossella Scribano, che nonostante viva e lavori a Milano da diversi anni, ha sentito l’urgenza di raccontare questa drammatica storia e mi ha contattato per chiedermi disponibilità a sviluppare il suo soggetto e realizzarlo, mettendo a disposizione le mie professionalità. Si tratta di un lavoro che, non giovando dell’appoggio economico di una produzione, è stato portato avanti con sacrifici personali, mossi entrambi da un’esigenza intima, emotiva. Per fortuna, alcune illuminate realtà imprenditoriali locali ci hanno sostenuto con il loro contributo.

Si tratta di una ricostruzione dei fatti di quella terribile sera?

No. Questo è stato chiaro fin dall’inizio.­ Non avevamo nessuna intenzione di accodarci al carosello di trasmissioni televisive di cronaca nera che avevano passato e ripassato fino allo sfinimento le immagini di quei terribili momenti. La nostra intenzione era piuttosto ricostruire grazie alle testimonianze dei genitori e di chi ha conosciuto Alessio e Simone, un ritratto il più possibile autentico di questi due ragazzini il cui futuro è stato reciso da una macchina fuori controllo. Ragazzini animati da passioni autentiche, perfettamente consapevoli che l’unica via per realizzare i propri sogni era quella dell’onestà e del rispetto delle regole. Le stesse regole che chi li ha strappati alla vita non ha rispettato.

La famiglia ha già visto in anteprima il film?

Le famiglie sono state estremamente disponibili e hanno immediatamente condiviso con noi il progetto, aprendoci le porte delle loro case e dei loro cuori. Seguono passo passo la realizzazione del docufilm e la loro approvazione di ogni aspetto di questo lavoro è per noi condizione imprescindibile. Il docufilm è ancora in fase di montaggio e quando sarà pronto ovviamente loro saranno i primi a vederlo per poterne condividere la diffusione.

Sarà stato difficile per loro rivivere quei momenti. Probabilmente sarà stato difficile anche per voi…

Dove e quando sarà possibile vederlo?

Affrontare un tema così delicato certamente non è stato facile, ma per fortuna Alessio e Simone erano due bambini sempre così allegri e solari che chiunque ci abbia parlato di loro, trascinato dal flusso di ricordi densi di felicità e di divertimento, non riusciva a non parlarne con il sorriso. Non appena sarà ultimato, verrà organizzata un’anteprima cittadina del docufilm, che seguirà poi la consueta via dei festival. L’approdo distributivo finale è ancora tutto da definire.

Avete avuto “intoppi” durante la produzione?

Nessun particolare intoppo, tutte le persone che abbiamo contattato sono state estremamente disponibili e non hanno avuto la minima esitazione nel condividere con noi i propri ricordi di Alessio e Simone. Con rarissime eccezioni. E mi fermo qui.

A chi è destinato il fim?

Il docufilm è destinato a tutti, grandi e piccoli. Nei nostri desideri, oltre che per tener vivo il ricordo di Alessio e Simone, dovrebbe diventare lo stimolo per un dialogo aperto su temi importanti. Per questo motivo riteniamo sia fondamentale che venga proiettato nelle scuole.