Pubblicato il 6 Settembre 2025
Tragedia nel carcere femminile di Rebibbia, dove una detenuta originaria di Terracina, Daniela Zucconelli, 52 anni, è stata trovata senza vita nella sua cella. La donna si sarebbe tolta la vita nella notte tra giovedì e venerdì, secondo le prime ricostruzioni impiccandosi.
Un passato difficile e una condanna pesante
La storia di Zucconelli è segnata da dipendenze, marginalità e difficoltà sociali. Nel 2020 era stata arrestata a seguito di un episodio avvenuto nel centro di Terracina, quando un uomo di 51 anni fu accoltellato in via Roma e trasportato d’urgenza in ospedale. Insieme a un’altra donna fu accusata di tentato omicidio in concorso: nel 2021 arrivò la condanna a otto anni di reclusione.
Le parole del Garante
«Un’altra vicenda di solitudine e disperazione» ha commentato Stefano Anastasia, Garante regionale dei detenuti. «La donna era seguita dai nostri uffici per il rinnovo della certificazione di invalidità. Viveva una condizione di forte fragilità, senza legami familiari e con una lunga pena ancora da scontare. È l’ennesima testimonianza della carenza di risposte sociali, che finiscono per riversarsi sul sistema penitenziario».
Un quadro drammatico nelle carceri
Secondo i dati diffusi dal Garante, con questo episodio salgono a 59 i suicidi in carcere dall’inizio del 2025. Nel Lazio si tratta del sesto caso, tre dei quali avvenuti proprio a Rebibbia. La situazione della struttura resta critica: il tasso di affollamento è del 150%, con 377 detenute presenti a fronte di 251 posti disponibili.
Le indagini
Sulla morte della 52enne è stata aperta un’inchiesta per chiarire eventuali responsabilità legate alla sorveglianza interna e ricostruire con precisione le ultime ore di vita della donna.
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