Pubblicato il 19 Dicembre 2024
Come riferito da Repubblica una donna di 60 anni è stata denunciata dai poliziotti del commissariato di Campagna di Torino per aver accoltellato con un coltello da cucina la sua vicina di casa 56enne, medicata in ospedale e poi rimandata a casa. A quanto pare tutto sarebbe nato a causa di un violento diverbio scoppiato tra la 60enne e il figlio 30enne della vicina di casa 56enne.
Le urla nella notte davanti alla Playstation
Sembra che il figlio 30enne della 56enne aveva l’abitudine di giocare alla Playstation fino a notte inoltrata, ma il problema non sarebbe questo, quanto il fatto che il ragazzo urlava a squarciagola e bestemmiava come se non ci fosse un domani. Sembra che il giovane giocasse indossando le cuffie, quindi neanche si accorgeva delle urla stentoree che cacciava.
Se ne accorgeva benissimo invece la sua vicina 60enne, la cui stanza da letto era proprio di fianco a quella dove giocava il giovane. Insomma per la 60enne era impossibile prendere sonno e questa situazione aveva già provocato diversi malumori e frizioni tra le famiglie.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quando, nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 dicembre, ancora una volta il 30enne ha iniziato a giocare alla Playstation urlando come un ossesso. La 60enne, al culmine dell’esasperazione, ha bussato ai vicini e quando si è aperta la porta si è scagliata contro il ragazzo. La mamma 57enne si è messa in mezzo per difendere il figlio e si è beccata una coltellata.
Dopo la segnalazione sul posto è arrivata l’ambulanza dell’1-1-8 che ha curato la 57enne ferita e sono poi sopraggiunti anche gli agenti del commissariato di Madonna di Campagna che hanno denunciato la 60enne per lesioni. La donna ha detto che non voleva arrivare a questo, ma il suo gesto è stato dettato dall’esasperazione poiché sembra che il 30enne urla e bestemmia ogni notte fino all’alba. Come riportato da Tg24.sky guai sono in arrivo anche per il ragazzo, denunciato per detenzione abusiva di armi poiché sono state trovate tre katana appese alla parete della sua stanza.