Pubblicato il 11 Febbraio 2025
Una rapina che si è trasformata in un dramma: è successo a Verona, dove un gruppo di malviventi, forse tre, ha cercato di sfondare la vetrina di una gioielleria, ma senza riuscirci. Il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine ha indotto i tre a scappare e uno di loro, per sfuggire all’arresto, si è tuffato nel canale Camuzzoni, rischiando quasi di morire.
La fuga del rapinatore
Come riportato da L’Arena, la notte del 10 febbraio, verso mezzanotte il gruppo di malviventi ha cercato di sfondare la saracinesca di una gioielleria usando un’automobile, senza riuscirci, quindi ha tentato di aprirsi un varco colpendo la serranda violentemente con un estintore. Precedentemente avevano posizionato un’altra auto vicino la gioielleria, forse per guadagnarsi una rapida fuga e ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine.
In ogni caso il loro piano è fallito e, dopo l’allarme, si sono precipitati carabinieri e polizia. Due banditi sono riusciti a fuggire in auto, mentre un terzo ha cercato la fuga a piedi e, vedendosi circondato, si è tuffato nel canale Camuzzoni, non lontano dal luogo della rapina. Le acque della corrente hanno però trascinato via il rapinatore, recuperato poco dopo in gravi condizioni.
Sul posto sono intervenuti gli operatori dell’1-1-8, che lo hanno prima rianimato e poi trasportato d’urgenza in ospedale, dove si trova in condizioni piuttosto serie.

