Pubblicato il 8 Giugno 2025
Un giallo inquietante quello verificatosi nel cuore di Villa Pamphili, a Roma, dove ieri pomeriggio sono stati trovati i corpi di una donna e di una bambina di sei mesi. Sebbene l’identificazione ufficiale non sia ancora avvenuta, le forze dell’ordine e la procura di Roma stanno seguendo una pista che potrebbe portare rapidamente alla risoluzione del caso. Secondo quanto appreso, i corpi rinvenuti potrebbero corrispondere a quelli di una donna e della sua bimba scomparsa alcuni giorni prima. La conferma, tuttavia, dipenderà da due cruciali passaggi: il test del DNA e l’autopsia, i cui risultati sono attesi a breve.
Le indagini e il primo match fotografico
Il primo passo delle indagini è stato il riconoscimento tramite un match fotografico che ha portato gli investigatori a pensare che le vittime potessero essere madre e figlia. La segnalazione di una scomparsa da parte di un cittadino aveva già fatto scattare l’allerta. Tuttavia, nonostante la somiglianza tra le immagini, la certezza ufficiale arriverà solo dopo l’esame autoptico e del DNA, essenziali per confermare l’identità delle vittime. La Procura ha infatti aperto un fascicolo per omicidio aggravato, con l’obiettivo di raccogliere prove e procedere con i rilievi necessari.
La testimonianza di un testimone e il degrado circostante
Le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine hanno aggiunto un dettaglio inquietante: alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un uomo camminare rapidamente con qualcosa in braccio, che potrebbe essere stato il corpo della bambina. Le indagini si stanno concentrando anche sull’area del parco, cercando di capire se la madre e la figlia frequentassero abitualmente quella zona. Le condizioni di degrado della zona, insieme alla mancanza di segni di identificazione sui corpi, stanno portando gli investigatori a ipotizzare che il dramma possa essere stato consumato in un ambiente di senza dimora, ma l’ipotesi rimane ancora aperta.
Ricerca di un uomo legato alle vittime
Gli inquirenti, inoltre, stanno cercando un uomo, che potrebbe essere legato alle due vittime. La pista più seguita è che si tratti del compagno della donna e del padre della bambina, ma al momento non ci sono certezze. La donna non presentava ferite evidenti, mentre la bambina, seppur priva di segni di violenza, aveva delle lesioni compatibili con la vegetazione circostante, suggerendo che i corpi siano stati trascinati o abbandonati in un’area non facilmente accessibile.
Un’indagine che continua a svelare i suoi misteri
La zona intorno a Villa Pamphili è stata perimetrata per raccogliere ulteriori indizi che possano chiarire gli spostamenti del possibile responsabile. Al momento, le indagini sono ancora in corso, e gli agenti continuano a esaminare ogni pista per fare luce su un caso che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complesso.

