Pubblicato il 1 Luglio 2023
“Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando”, aveva scritto su Facebook, il 7 maggio.
Ha lottato fino allo stremo, Vincenzo D’Amico. E’ morto il calciatore della Lazio degli anni Settanta e vincitore dello Scudetto del 1974. Aveva 68 anni.
Lo scorso maggio aveva detto di essere in cura per un tumore.
D’Amico era di Latina ed esordì con la Lazio nel 1971.
Alla sua terza stagione, quando aveva diciannove anni, fece parte della squadra allenata da Tommaso Maestrelli che vinse il primo Scudetto nella storia della Lazio.
Bandiera biancoceleste per sedici anni (dal 1971 al 1986) con ben 336 presenze e 49 gol.
Si ritirò negli Anni Ottanta, dopo aver giocato anche per Torino, Ternana e di nuovo Lazio.
Poi fu a lungo opinionista e commentatore tecnico delle trasmissioni sportive della Rai.
“La sua ultima partita è durata due anni ed è stata maledettamente dura, dolorosa, estenuante. Alla fine, ha vinto il cancro che oggi si è portato via Vincenzo D’Amico, 68 anni, uno degli Eroi dello scudetto ’74, vinto dalla Lazio di Tommaso Maestrelli – scrive commosso Xavier Jacobelli – Eccome se ci hai provato, Vincenzo, mago del dribbling, estro e talento purissimi, fantasia adamantina applicata alla forza di una squadra meravigliosa e potente, che divenne Campione d’Italia due anni dopo essere stata promossa in A, un anno dopo avere sfiorato il titolo. Ho ammirato il suo coraggio e la sua forza d’animo nell’affrontare il tumore, invisibile e infido avversario che, sino a quando gli è stato possibile, non ha comunque impedito a Vincenzo di continuare a seguire il calcio, con il biancoceleste nel cuore. Ogni volta che ci siamo incrociati nell’etere per parlare di football, ho misurato la competenza, l’acume, la sagacia dell’ex ragazzo del Cos Latina e dell’Almas Roma, debuttante a 17 anni nell’amatissima Lazio. Sua per sempre”.