Pubblicato il 20 Agosto 2025
L’arresto eseguito dal Commissariato di Librino
La Polizia di Stato di Catania ha condotto in carcere un giovane di 25 anni, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale etneo. Il provvedimento rappresenta un aggravamento della precedente misura cautelare. A dare esecuzione all’ordinanza sono stati gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino.
I fatti all’origine della vicenda
L’episodio che ha dato il via alla vicenda risale a marzo scorso, quando il ragazzo fu arrestato con le accuse di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Durante un controllo stradale davanti alla Questura, nel tentativo di fuggire, il giovane aveva investito un agente per poi perdere il controllo del veicolo e schiantarsi contro alcune auto di servizio. Nonostante la ferita riportata alla mano, il poliziotto riuscì comunque a raggiungerlo e bloccarlo.
Dall’obbligo di firma ai domiciliari
Inizialmente, dopo l’udienza di convalida davanti alla Prima Sezione Penale del Tribunale di Catania, al 25enne era stata imposta la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tuttavia, il giovane aveva ripetutamente violato le prescrizioni, costringendo gli agenti del Commissariato di Librino a segnalarlo all’Autorità Giudiziaria.
Nel giugno successivo, proprio a causa di queste violazioni, la misura fu aggravata e trasformata in arresti domiciliari.
Le continue violazioni e il carcere
Anche questa misura, però, è stata sistematicamente disattesa: il 25enne, incurante delle regole, si allontanava quotidianamente da casa, dimostrando totale indifferenza ai divieti imposti.
Di fronte a queste ripetute violazioni, su richiesta del Commissariato di Librino, il Tribunale ha disposto un ulteriore aggravamento: la custodia cautelare in carcere, ritenuta l’unica misura idonea a evitare nuovi comportamenti illeciti e a garantire il rispetto delle prescrizioni.