Pubblicato il 19 Aprile 2025
Sei adolescenti accusati per il pestaggio del 15enne
Sono stati identificati sei giovani, tutti di età compresa tra i 15 e i 17 anni, come presunti responsabili dell’aggressione a un ragazzo disabile avvenuta mercoledì 16 aprile nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina, in provincia di Lecce. I membri del gruppo, definiti “baby gang”, sono ora indagati per lesioni personali aggravate dalla minorata difesa della vittima e dalla crudeltà.
Possibili ulteriori accuse in corso di valutazione
Gli inquirenti, secondo quanto riportano i quotidiani locali, stanno considerando anche l’ipotesi di contestare ai sei minorenni le aggravanti di sequestro di persona e violenza privata. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato locale e coordinate dalla procuratrice dei minori Simona Filoni, hanno subito un’accelerazione grazie a due elementi fondamentali:
- il video dell’aggressione, diffuso dalla madre della vittima
- le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione
La madre della vittima: “Nessuno deve distogliere lo sguardo”
La vicenda è diventata di dominio pubblico anche grazie alla testimonianza coraggiosa della madre del ragazzo, che ha scelto di rendere pubblico il filmato.
“Loro lo hanno cancellato, ma io voglio che sia pubblico. Voglio che nessuno distolga lo sguardo dalla violenza del branco, voglio che le persone capiscano cos’è il bullismo, cosa può fare a un ragazzo indifeso”, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica.
“La gang del bosco”: il branco si vanta dell’aggressione
Il gruppo di minorenni sarebbe già noto nel paese e si autodefinirebbe “la gang del bosco”, come si sente chiaramente in uno dei video che circolano online:
“Devo riprendere tutto, oggi siamo qui con la gang del bosco”, dice uno degli aggressori, mentre l’attacco viene ripreso e pubblicato sui social.
Vittima invalida al 100%: prognosi di 25 giorni
Il ragazzo aggredito, di origine straniera, è invalido al 100% e affetto da diabete. Dopo una serie di accertamenti all’ospedale di Galatina, è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni e una frattura a una costola.
Ipotesi razzismo tra i possibili moventi
Gli investigatori stanno cercando di far luce sul movente dell’aggressione. Tra le piste al vaglio c’è l’ipotesi razzista, ma al momento non si escludono altre motivazioni.
La dinamica dell’aggressione
Il 15enne si trovava nella sala d’attesa insieme a tre amiche, quando il gruppo ha fatto irruzione e ha iniziato a colpirlo brutalmente, ignorando le sue suppliche di smettere. Il giorno seguente, la madre del ragazzo ha notato lividi e un occhio gonfio, e solo dopo un momento di esitazione il figlio le ha mostrato il video caricato dagli aggressori su Instagram. A quel punto, lo ha portato subito in ospedale e poi al commissariato per sporgere denuncia.

