Pubblicato il 6 Giugno 2025
Una relazione segnata dalla violenza e dalle minacce costanti è quella che ha vissuto una donna di Supino, vittima di maltrattamenti da parte di un trentacinquenne di origine albanese, domiciliato a Ferentino. Le accuse nei confronti dell’uomo sono gravi, includendo atti di violenza fisica e psicologica, minacce di morte e comportamenti violenti che si sono prolungati anche dopo la fine della relazione.
La violenza durante e dopo la gravidanza
Secondo la ricostruzione degli eventi, l’uomo avrebbe picchiato la compagna in più occasioni, anche mentre la donna era incinta. Schiaffi, pugni e minacce erano all’ordine del giorno, e in un episodio particolarmente brutale, l’aggressore avrebbe afferrato la donna per i capelli, sbattendole la testa prima contro il finestrino della macchina e poi contro il cruscotto. Questi comportamenti violenti non si sono fermati nemmeno durante la gravidanza, quando la giovane donna è stata presa a schiaffi e fatta cadere, provocandole lesioni fisiche.
Le minacce di morte
Le minacce non si sono limitate alla violenza fisica. L’uomo avrebbe minacciato la donna di essere bruciata viva all’interno della sua auto e di essere buttata dal balcone di casa. Inoltre, ha controllato in modo ossessivo il suo cellulare, denigrandola e insultandola continuamente. La sua ossessione e il suo comportamento minaccioso hanno lasciato la vittima in uno stato di continuo ansia e timore per la propria incolumità.
Il periodo dopo la fine della relazione
Anche dopo la fine della relazione, l’uomo ha continuato a perseguitare la donna con atti di violenza. In una delle occasioni, avrebbe danneggiato la sua auto, frantumando i finestrini. Questi episodi hanno avuto un impatto devastante sulla vittima, creando un grave stato di ansia e paura.
Il provvedimento del giudice e l’udienza fissata
Di fronte a queste accuse, il Giudice ha disposto un divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo, con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’uomo dovrà ora rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce. L’udienza per il giudizio immediato è stata fissata per il 30 settembre presso il Tribunale di Frosinone.

