Pubblicato il 12 Febbraio 2025
I militari della Stazione di Vizzini, hanno arrestato un pregiudicato del posto di 43 anni, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Appena nove giorni prima, i Carabinieri lo avevano già beccato mentre portava avanti la sua illecita attività insieme al figlio 20enne, sorpresi con 100 grammi di marijuana, facendo scattare immediatamente la denuncia per entrambi.
Il fatto di essere già stato sorpreso dai Carabinieri non aveva fermato il 43enne; anzi, potrebbe averlo convinto di poter proseguire senza problemi la sua lucrativa attività di spaccio, credendo di essere ormai sfuggito al controllo delle Forze dell’Ordine. Tuttavia, ciò che non aveva preso in considerazione era che i carabinieri della Stazione locale lo osservavano da un po’ di tempo, grazie a un’accurata attività di raccolta di informazioni e indagini che, alla fine, ha permesso di incastrarlo definitivamente.
Per dare concretezza alle loro ipotesi, i Carabinieri si sono presentati alla sua abitazione nei pressi di Vico Costantino per eseguire una perquisizione, ma ampliando l’operazione hanno esteso i controlli anche a un’abitazione rurale di sua pertinenza in C.da Corvo, dove hanno trovato le prove decisive per incastrarlo.
L’uomo, certo che il suo nascondiglio fosse a prova di controllo, ha cercato di sviare gli investigatori, assicurando loro di non detenere nulla di illecito. Ma i militari della Stazione, senza lasciarsi ingannare, hanno esteso la perquisizione a ogni angolo della proprietà. Quando uno di loro, però, si è avvicinato a una riserva idrica collocata in giardino e ha iniziato ad aprire il coperchio, il 43enne ha improvvisamente cambiato atteggiamento, mostrandosi visibilmente nervoso. All’interno, infatti, c’era un oggetto che sembrava fuori posto, qualcosa che non apparteneva a una normale riserva idrica. Un dettaglio che ha spinto i militari ad approfondire ulteriormente, portandoli alla scoperta di quello che realmente era stato nascosto con estrema cura.
I Carabinieri, infatti, immergendo le mani all’interno, hanno estratto un primo contenitore ermetico in plastica ma non era finita lì, in effetti, si sono resi conto che ce n’era un altro, e poi ancora uno, fino a un totale di quattro. Ogni nuovo ritrovamento confermava che il nascondiglio era stato studiato nei minimi dettagli per occultare un’ingente quantità di droga.
Alla fine dell’operazione, i Militari dell’Arma hanno estratto complessivamente ben 2,450 chilogrammi di marijuana, sottraendo così al mercato illegale un carico destinato allo spaccio che avrebbe fruttato alla criminalità circa 25.000 euro.
Il 43enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, in occasione della convalida del suo arresto, ha emesso anche una misura cautelare a seguito della quale è stato associato al carcere di Caltagirone.

