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West Nile Virus: aumentano i casi in Italia, e sono tutti o quasi nel Lazio. Ecco come riconoscere i sintomi

Aumento dei casi di West Nile Virus nella provincia di Latina. La Regione Lazio conferma 12 nuovi casi, portando il totale a 21 per il 2025. Le autorità sanitarie continuano il monitoraggio

Pubblicato il 25 Luglio 2025

Continua a salire il numero dei casi di infezione da West Nile Virus nella provincia di Latina, con 12 nuovi contagi confermati, che portano il totale a 21 casi diagnosticati nel 2025. Questo è quanto comunicato dalla Regione Lazio, che ha confermato i nuovi casi tramite le analisi effettuate presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

Situazione sanitaria dei contagiati

Dei 20 pazienti attualmente colpiti, dieci risultano ricoverati in reparti ordinari per patologie correlate, mentre due sono stati dimessi. Sei pazienti stanno ricevendo cura domiciliare, mentre due si trovano ricoverati in terapia intensiva. La provincia di Latina continua a essere l’unica coinvolta, con i comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia indicati come aree di presunta esposizione.

L’andamento epidemiologico in Italia

Nel complesso, 32 casi di West Nile Virus sono stati confermati in Italia dall’inizio dell’anno al 23 luglio. Di questi, 21 casi si riferiscono alla provincia di Latina, secondo il bollettino settimanale del Sistema di Sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’andamento epidemiologico risulta simile a quello degli anni precedenti, sebbene la distribuzione geografica dei casi presenti differenze.

La maggior parte dei casi (23 su 32) si è manifestata nella forma neuro-invasiva, con casi registrati in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Sono stati notificati anche due decessi a causa del virus: uno in Piemonte e l’altro nel Lazio. Anna Teresa Palamara, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, ha sottolineato come il virus West Nile sia ormai endemico in Italia e che il sistema di sorveglianza messo in atto è efficace nel monitoraggio e nelle misure preventive.

Raccomandazioni per la prevenzione

Secondo l’ISS, l’80% dei casi di infezione da West Nile è asintomatico, ma in alcuni casi, specialmente per le persone fragili, i rischi di conseguenze gravi sono maggiori. Il virus non si trasmette da persona a persona, ma si diffonde tramite la puntura delle zanzare.

Per prevenire il rischio di infezione, è consigliato proteggersi il più possibile dal contatto con le zanzare, soprattutto durante le ore di maggiore attività, e consultare il proprio medico se si sviluppano sintomi come febbre superiore ai 38°C, eruzioni cutanee o altri segni di malessere.

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