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Yemen, ucciso in un raid israeliano il primo ministro Houthi a Sana’a: “Chiunque alzi una mano contro Israele la perderà”

Pubblicato il 29 Agosto 2025

Attacco mirato contro la leadership dei ribelli sostenuti dall’Iran

Secondo quanto riportato dai media locali, Ahmed al-Rahawi, primo ministro del governo ribelle Houthi, è stato ucciso in un appartamento a Sana’a durante un raid aereo israeliano. La notizia è stata diffusa dall’emittente yemenita Al-Jumhuriya e confermata dal quotidiano Aden Al-Ghad, secondo cui al-Rahawi sarebbe rimasto vittima dell’attacco insieme ad alcuni dei suoi collaboratori.

Operazioni separate contro la leadership Houthi

Le fonti yemenite precisano che si sarebbe trattato di un’operazione distinta da quella avvenuta il giorno precedente, quando Israele avrebbe colpito un gruppo di dieci alti funzionari Houthi, tra cui il ministro della Difesa, mentre erano riuniti in un’area fuori dalla capitale per assistere a un discorso del leader Abdul Malik al-Houthi.

La posizione di Israele

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno confermato di aver colpito un “obiettivo militare” nella capitale Sana’a. Secondo il canale qatariota Al Araby, l’operazione aveva come obiettivo figure di primo piano del movimento Houthi.

Dopo l’attacco, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ribadito la linea dura del governo di Tel Aviv, affermando: “Chiunque alzi una mano contro Israele la perderà”.

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