118 PADOVA, TRE NUOVE AUTOMEDICHE

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Sono state consegnate giovedì 27 maggio 3 auto mediche Skoda Kodiaq Executive 2,0 TDI 110 kW DSG 4×4 – prima fornitura di un totale di n. 6 auto – acquistate da Azienda Zero

Le auto sono già operative per il “118” e sono adibite ad attività di soccorso e in dotazione al Suem 118 diretto dal Dott. Andrea Spagna. I veicoli sono in sostituzione di n. 3 auto mediche datate che verranno dismesse. Il parco auto mediche dell’Azienda Ospedale Università di Padova è di 6 auto. Entro fine anno, si prevede la sostituzione delle rimanenti.

Inoltre l’Azienda Ospedale Università di Padova sta procedendo alla riqualificazione della centrale operativa SUEM 118 al 1° piano del fabbricato ex Lavanderia come previsto dalla Delibera n. 867/2021, contestualmente verranno implementate le reti telefoniche, informatiche e di sistema. L’elevata informatizzazione e i sofisticati collegamenti telematici consentono il monitoraggio in tempo reale di tutte le attività ed i collegamenti non solo con i mezzi di soccorso, ma anche con tutti i reparti della cosiddetta “area critica”.

L’ATTIVITA’ DEL 118

Le funzioni della Centrale Operativa non sono solo quelle di ricevere le richieste di soccorso dei cittadini, ma anche di supportare il mondo ospedaliero nella gestione dei pazienti critici, specie in tempo di pandemia con individuazione del luogo di ricovero più idoneo per pazienti affetti da patologie che richiedono trattamento medico di particolare complessità o specializzazione, reperimento di posti letto di terapia intensiva, gestione dei trasporti tra ospedali di pazienti critici, gestione dei trasporti connessi alle attività di trapianto.

Le risorse disponibili comprendono mezzi di soccorso diversificati per esigenze dettate anche dalle caratteristiche geografiche della zona di intervento e comprendono ambulanze, automediche, elicotteri e moto, tutti mezzi dotati di apparecchiature idonee all’emergenza e al soccorso. E’ in questo contesto che si inserisce l’attuale fornitura di auto mediche di cui la Regione del Veneto, attraverso l’Azienda Zero, ci ha dotato.

Ogni provincia ha una sua Centrale Operativa di Coordinamento: quella di Padova è stata attivata il 19 ottobre 1996 ed è una Unità Operativa dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Riceve ogni giorno circa 460 telefonate e, a fronte di queste, gestisce oltre 200 interventi di soccorso, dei quali il 14% circa per pazienti in gravi condizioni. La maggioranza delle richieste riguardano urgenze mediche (problemi cardiaci, respiratori, neurologici, ecc.), mentre gli incidenti stradali incidono per circa il 6% del totale (12 al giorno).

Durante la pandemia, le chiamate sono aumentate con una media giornaliera di oltre 500 al giorno

La dotazione dei mezzi di soccorso quotidianamente operativi nel territorio della Provincia di Padova, è costituita mediamente da un elicottero, 2 automediche e 25 ambulanze di soccorso, messe a disposizione in parte dalle ULSS della Provincia di Padova ed in parte dalle associazioni di volontariato (Croce Rossa Italiana, P.O. Croce Verde di Padova, SOS Alta Padovana), con proprio personale.

Particolarmente utile si è rivelato l’impiego dell’elicottero di soccorso sanitario che, oltre a permettere di far giungere rapidamente ove è necessario prestare soccorso un equipe esperta in tecniche di rianimazione, consente anche il rapido trasporto del paziente direttamente dal luogo dell’evento ad un Ospedale dotato di reparti di alta specializzazione. L’eliambulanza è impiegata inoltre per il rapido trasferimento da un ospedale ad un altro di pazienti in condizioni critiche, riducendo anche gli effetti dei traumatismi dovuti al trasporto con mezzi terrestri.

Il sito di atterraggio per l’accesso agli ospedali padovani è l’elisuperficie ubicata all’ultimo piano dell’autosilos di via Gattamelata.

L’operatività del servizio è dalle 8.00 al tramonto, con limite massimo nella stagione estiva alle ore 20.00. Infatti, gli interventi di soccorso primario con elicottero si svolgono mediante volo “a vista” ed è quindi necessario che vi siano anche condizioni di buona visibilità, per poter localizzare il luogo dell’evento e valutare le condizioni di sicurezza della zona di atterraggio (dimensioni, presenza di ostacoli).

L’elicottero impiegato nella base di Padova dal giorno della sua attivazione ha svolto più di 7000 missioni.

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Redazione Padova

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