Pubblicato il 5 Dicembre 2023
Ha destato grande orrore e scalpore l’accoltellamento fuori alla scuola Atzeni a Capoterra, a Cagliari, ad opera di un 14enne a danno di un compagno di scuola 15enne. Si temeva che alla base di questo gesto ci fosse il bullismo che, al momento, è rafforzata dalle prime ricostruzioni. Il 14enne fermato è stato sottoposto a 6 ore di interrogatorio, durante le quali avrebbe detto: “Ero stanco di essere deriso”. L’aggressore probabilmente era vittima di bullismo e ha deciso di farsi “giustizia privata” aggredendo con un coltello il 15enne. Al momento si trova nel carcere minorile di Quartucciu con l’accusa di tentato omicidio.
La testimonianza
L’aggressione si è verificata verso le 13:00 in prossimità della fermata dell’autobus, non lontano dalla scuola. C’è un testimone che ha assistito alla scena descrivendola così: “Erano seduti su una panchina, sembravano tranquilli. Ma a un tratto lui ha tolto fuori dallo zainetto il coltello. Un colpo solo”.
Una testimonianza che, secondo quanto riferito da il Corriere.it, sarebbe stata confermata dalle telecamere di videosorveglianza della zona e i video sono a disposizione dei magistrati della Procura dei minorenni.
La ricostruzione dell’aggressione
Secondo altri testimoni il 14enne, poco prima di sferrare la coltellata al compagno, sarebbe stato picchiato con calci e pugni dagli amici della vittima. Il bullismo è la pista più battuta ma non si esclude quello della rivalità per qualche motivo, poiché sembra che da tempo non corresse buon sangue tra i due ragazzini, anche se nulla lasciava immaginare un evento così drammatico. Da valutare le parole di un altro alunno, che avrebbe sentito il 14enne dire queste parole: “Vieni che ti faccio vedere cosa ho nello zaino”.
Il 15enne dopo la coltellata si è accasciato al suolo e Maurizio Pibiri, il dirigente scolastico, ha subito chiamato i soccorsi. Poco dopo è giunta un’eliambulanza che ha trasferito il giovane in ospedale, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in seguito alla lesione dell’arteria del collo.
Attualmente si trova ricoverato nel reparto di cardioanestesia dell’ospedale Brotzu dove si trova in coma farmacologico, anche se ci sono stati leggeri miglioramenti nelle ultime ore. I medici stanno pensando di risvegliarlo domani o giovedì.
Sindaco e dirigente sotto choc
Beniamino Garau, sindaco di Capoterra, si è detto scioccato ai microfoni del Corriere: “Se un ragazzo esce di casa portando con sé un coltello, ci sono tante cose che non funzionano e noi, tutta la comunità, dobbiamo cercare di capire perché è accaduto. Non c’era alcun segnale premonitore, l’Istituto Sergio Atzeni è un fiore all’occhiello. Siamo affranti e attoniti”.
Sconvolto anche il dirigente scolastico Pibiri che ha raccontato: “Abbiamo fatto molto, ma probabilmente non abbastanza. I nostri 550 ragazzi e gli insegnanti hanno costante assistenza psicologica di due specialisti, non ci sono mai stati episodi di violenza, sembrava tutto tranquillo”.

