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78 anni dopo l’eccidio delle Fosse Ardeatine la commemorazione del carabiniere napoletano Gaetano Forte, Medaglia d’oro al valore Miliare

La storia del carabiniere napoletano trucidato dalle forze naziste.

Pubblicato il 24 Marzo, 2022

Oggi si commemora il 78° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una strage che il 24 marzo del 1944 segnò per sempre la vita di 335 persone, trucidate a Roma dalle truppe di occupazione naziste.

Tra le vittime, anche il carabiniere di origine napoletana Gaetano Forte, Medaglia D’Oro al Valore Militare.

Gaetano Forte nacque il 14 ottobre 1919, si arruolò nell’Arma dei Carabinieri nel 1940 e fu destinato in Russia, al Fronte Orientale. Due anni dopo, venne trasferito a Roma e l’anno successivo entrò a far parte del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri.

Il gruppo di cui faceva parte, guidato dal Generale Caruso, portò a termine numerose e valorose azioni di guerra contro le truppe naziste. Dopo essere stato catturato dalla Gestapo, fu rinchiuso in carcere e sottoposto a tremende torture.

Morì il 24 marzo del 1944, sotto i colpi di fucile dei nazisti durante l’esecuzione nelle fosse Ardeatine.

Fu insignito della Medaglia D’Oro al Valore Militare per il suo enorme coraggio e l’estremo sacrificio con la seguente motivazione: “Appartenente al fronte della resistenza, si prodigava senza sosta nella dura lotta clandestina contro l’oppressione tedesca trasfondendo nei suoi compagni di lotta il suo elevato amor di Patria e il suo coraggio.

Incurante dei rischi cui si esponeva, portava a compimento valorosamente le numerose azioni di guerra affidategli. Arrestato dalla polizia nazifascista, sopportava stoicamente, durante la detenzione, le barbare torture ed affrontava serenamente la fucilazione, pago di aver compiuto il suo dovere verso la Patria oppressa, con l’olocausto della vita. Roma, ottobre 1943 – marzo 1944”.

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