Solo una politica cieca e per niente lungimirante può ancora sostenere che un ulteriore ampliamento della discarica di Ischia di Crociano potrebbe portare o avrebbe potuto portare dei benefici al territorio.
Chi lo afferma ancora oggi non considera che, negli ultimi anni, tutti gli ultimi ampliamenti concessi e i sacrifici fatti dal territorio e dalla cittadinanza, sono valsi a ben poco.
I debiti che c’erano, quelli dichiarati nel 2015, ancora una volta utilizzando il termine “buco”, cosi caro evidentemente a chi si è susseguito nella presidenza di quella discarica, sono ancora lì e sono il motivo di questo paventato fallimento.
A cosa è servito dunque sobbarcarsi di tonnellate di rifiuti provenienti da tutta Italia, dalle cartiere, dall’industria del pellame, dagli impianti di riciclo della Lonzi e della Rari?
Siamo ancora al punto di partenza per quanto riguarda i debiti ma la “bomba ecologica “ è cresciuta.
La discarica è da anni una bomba ecologica, da anni immette sostanze nocive nell’ambiente , ampliarla, sotto ricatto e con l’illusione di sanare la situazione ambientale, vorrebbe dire solo ritrovarsi un domani con una bomba ecologica più grande, più pericolosa e con un “buco” finanziario ancora più grosso.
E’ necessaria invece una mobilitazione di tutte le forze politiche per ricollocare dignitosamente tutti i lavoratori di RiMateria ugualmente vittime, al pari del territorio, delle scelte politiche errate fatte in questi ultimi anni.
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