“Il coprifuoco, è la morte dell’accoglienza turistica in Italia, in tutte le declinazioni e in tutti i sensi”. A scriverlo in una nota al ministro del Turismo Massimo Garavaglia, Claudio Pisapia, segretario generale della Federcomtur e Agostino Ingenito dell’Abbac, che propongono un alleggerimento del coprifuoco. “La nostra proposta, da condividere in modo sostenibile e in sicurezza con gli adeguati controlli, è quella di posticipare la chiusura alle ore 24, e il rientro a casa all’ 1, salvo deroghe nelle zone a particolare rilevanza turistica. – scrivono – In Italia, per questioni climatiche, per usi e costumi, per tradizioni, non è possibile stoppare ogni forma di vita alle ore 22 oppure alle ore 23», spiegano ancora. Chi propone misure del genere, ignora lo stile di vita delle località turistiche che tra 15 giorni, avrebbero, dovrebbero e potrebbero ricominciare a vivere. Portofino, Amalfi, Positano, Capri, Ischia, Tropea, Taormina, la Riviera romagnola, Forte dei Marmi, i Laghi, hanno una routine nel periodo giugno-luglio che porta i turisti ad andare a cena passate le 21 e, tra una passeggiata e un gelato, si tira fino a notte inoltrata. Ci vuole buonsenso, capacità gestionale e conoscenza del territorio , potere di sintesi e ascolto, con la consapevolezza che, gli “operatori” che soffrono da 16 mesi, non possono affrontare ulteriori costi per riaprire in sicurezza, rispettare le regole e non poter godere delle potenzialità naturali della nostra Italia”.
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