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Abbiategrasso

Abbiategrasso, espulso e bocciato il 16enne che ha accoltellato la prof: i genitori insorgono

Pubblicato il 20 Giugno 2023

È stato bocciato ed espulso dalla scuola, lo studente sedicenne del liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso, che il 29 maggio scorso ha aggredito e ferito a coltellate la sua insegnante di italiano.

Il consiglio di istituto, riunitosi in seduta straordinaria, ne ha votato all’unanimità l’esclusione dallo scrutinio, che comporta la non ammissione all’anno successivo. Il provvedimento è stato notificato alla famiglia, insieme a quello di espulsione dalla scuola. 

Il preside Michele Raffaeli aveva già spiegato, nei giorni a ridosso dell’aggressione, che il regolamento della scuola prevedeva l’allentamento dalla scuola, a seguito di reati perseguibili per legge, ricostruisce il Corriere.

La professoressa Elisabetta Condò è uscita dall’ospedale dopo qualche giorno di degenza.

Ha ricevuto sei fendenti tra cui una alla testa che ha provocato una micro frattura. È stata operata al polso e dovrà affrontare un lungo periodo di riabilitazione, fatto di fisioterapia, ma anche di aiuto psicologico.

Se l’atto di espulsione era quindi prevedibile, non era detto che lo fosse la bocciatura. Il profitto dello studente era buono.

Per questo, la famiglia ricorrerà contro il provvedimento.

“Aveva la media del 9 in fisica e dell’8 in matematica: è arrivato secondo ai giochi matematici dell’istituto. L’unica insufficienza era in storia, con la professoressa in questione”, spiega l’avvocato Stefano Rubio che assiste la famiglia del sedicenne.

“Si è trattato di una mossa cautelativa, quasi pilatesca, da parte della scuola. E non è un bel segnale. La decisione è stata presa dal consiglio di istituto, che non è formato dai suoi insegnanti e, in via riservata, abbiamo saputo che la decisione non è stata condivisa da tutti loro. Il ragazzo, che è ancora sotto osservazione psicologica, non sarebbe comunque mai tornato in quella scuola. La bocciatura e l’allontanamento renderanno più difficile un inserimento futuro in classe, tra l’altro con ragazzi più piccoli. Invece di non ammetterlo agli scrutini, avrebbero potuto giudicarne il rendimento e poi decidere in seguito sull’espulsione”. 

Il provvedimento di espulsione e bocciatura inviato alla famiglia dalla scuola non contiene motivazioni.

“Ho chiesto di poter essere presente alla seduta, al posto del giovane e della sua famiglia. Il ragazzo non ha ancora cognizione piena di quanto accaduto e non è in grado di dare spiegazioni. Bisogna ricordare che, oltre alle lesioni all’insegnante, si è auto inflitto coltellate al capo. Non mi è stata concessa la partecipazione, ma così è mancato un quadro completo”, continua il legale.

Il sedicenne al momento è detenuto al Beccaria, in attesa della fine delle indagini.