Pubblicato il 1 Ottobre 2024
Walter Brugiolo, soprannominato “Popoff” per l’omonima canzone che l’ha reso celebre alla trasmissione “Lo Zecchino d’oro”, si è spento all’età di 63 anni. Il suo brano, pubblicato nel 1967, è uno dei più famosi della trasmissione di cui ancora oggi ne rappresenta un simbolo. Secondo Il Resto del Carlino Brugiolo, che venti anni fa subì anche un trapianto di rene, sarebbe morto a causa di una malattia contro la quale combatteva da tempo.
La vittoria di Walter Brugiolo allo “Zecchino d’oro”
Brugiolo, classe ’61, conquistò il pubblico con la sua canzone “Popoff” ispirata alle tipiche danze russe e con il suo viso d’angelo incastonato nella sua chioma bionda. Con questo brano ottenne la vittoria del programma e successivamente partecipò al Carosello e lavorò per diversi anni anche nel mondo del cinema. In seguito collaborò in alcuni musicarelli, genere cinematografico che si sviluppò tra gli anni ’50 e ’60 e caratterizzato dalla presenza di giovani cantanti, insieme ad artisti del calibro di Little Tony, Mario Tessuto, Gianni Morandi e Al Bano. Nel 2008, a distanza di oltre 40 anni, ritornò nuovamente allo “Zecchino d’oro” per cantare la sua famosa “Popoff”.
La vita privata di Walter Brugiolo
Come già anticipato, secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino, Brugiolo venti anni fa ricevette in dono il rene della moglie Alessandra che aveva sposato in giovane età. Dopo qualche anno nel mondo dello spettacolo, decise di cambiare completamente vita e aprì una scuola materna paritaria lontano dai riflettori e dalle luci della tv. Si è spento dopo una lunga malattia e lascia l’amata moglie Alessandra e i suoi 5 figli, tutti ricevuti in affido e successivamente adottati.