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Adrano, il nuovo collaboratore di giustizia Vincenzo Rosano svela ai poliziotti i particolari di omicidi avvenuti negli anni 90

Il pentito Vincenzo Rosano, divenuto collaboratore di giustizia, ha raccontato ai magistrati diversi fatti di sangue.

Pubblicato il 28 Ottobre, 2022

Le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Vincenzo Rosano, detto U Pipituni, entrano nel vivo dei processi scaturiti dalle operazioni “Adrano Libera” e “Impero”, condotte dalla Polizia di Stato.

In esse numerosi esponenti del clan mafioso Santangelo “Taccuni” di Adrano sono imputati per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina e marijuana), svariati reati contro il patrimonio, nonché truffa e falso in danno dell’Inps.

Contrariamente al figlio Valerio, che già diversi anni prima aveva scelto di collaborare con la giustizia, Vincenzo Rosano ha raccontato ai magistrati diversi fatti di sangue risalenti nel tempo, svelando i particolari di omicidi irrisolti avvenuti negli anni 90 nel territorio di Adrano e per i quali non erano ancora stati individuati gli autori. Le sue dichiarazioni sono al vaglio dei magistrati.

Immagine di repertorio

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