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Alaska

Alaska: scoperto il “Colosseo dei dinosauri”

Pubblicato il 18 Agosto 2023

Scoperto in Alaska il “Colosseo dei dinosauri”.

E’ un sito grande quanto 1,5 campi da calcio e, al posto delle gradinate, presenta diversi strati rocciosi su cui sono rimaste impresse le impronte di generazioni di dinosauri vissuti circa 70 milioni di anni fa.

Si tratta di una vera cartolina dal tardo Cretaceo, che i ricercatori dell’Università dell’Alaska Fairbanks hanno ritrovato nel Parco nazionale e Riserva di Denali e descritto sulla rivista Historical Biology.

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“Non si tratta di un solo livello di roccia con delle tracce – spiega il primo autore dello studio, Dustin Stewart – E’ una sequenza nel tempo. Finora a Denali c’erano altri siti con impronte, ma niente di questa grandezza”.

Nel tardo Cretaceo, le falesie che compongono il “Colosseo” erano sedimenti su un terreno pianeggiante vicino a quello che era probabilmente uno specchio d’acqua di una grande pianura alluvionale dove gli animali andavano ad abbeverarsi.

Quando le placche tettoniche della Terra si sono scontrate e piegate formando la Catena dell’Alaska, il terreno fino ad allora piatto si è piegato e inclinato verticalmente, esponendo le falesie ricoperte dalle impronte dei dinosauri.

“Sono bellissime – afferma il paleontologo Pat Druckenmiller che ha coordinato lo studio – E’ possibile vedere la forma delle dita delle zampe e la trama della pelle”.

Oltre alle impronte, i ricercatori hanno trovato anche piante fossilizzate, granelli di polline e tracce di molluschi e invertebrati d’acqua dolce.

Tutti questi indizi permettono di ricostruire l’ecosistema di quel tempo.

L’area faceva parte di un grande sistema fluviale, con stagni e laghi nelle vicinanze. Il clima era più caldo di oggi, c’erano alberi decidui, conifere e un sottobosco di felci ed equiseti.

Un’ampia varietà di dinosauri giovani e adulti ha frequentato l’area per migliaia di anni. I più comuni erano i grandi erbivori dal becco d’anatra e i dinosauri cornuti.

I ricercatori hanno documentato anche la presenza di carnivori più rari, così come i raptor e i tirannosauri, oltre che di rettili volanti e uccelli.