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Aleksei Navalny e la strana condanna: costretto a guardare ritratto di Putin

Aleksei Navalny è costretto a guardare il ritratto di Putin nella struttura penitenziaria nella quale è rinchiuso.

Pubblicato il 2 Luglio, 2022

Aleksei Navalny, uno degli oppositori di Putin più forti al mondo, torna a far parlare di sé dopo l’arresto avvenuto il 17 gennaio dello scorso anno al ritorno a Mosca da Berlino.

La pena scontata in una struttura di massima sicurezza

Navalny adesso sconta la pena di nove anni per appropriazione indebita e oltraggio alla Corte in una struttura di massima sicurezza nella quale è costretto a stare seduto per ore su una panchina a guardare il ritratto di Putin. Questo tipo di attività hanno detto a Repubblica che è educativa, ma lo stesso Navalny si chiede chi possa educare in questo tipo di attività se non uno storpio con un male alla schiena. La sua giornata tipo inizia alle 6 del mattino con dieci minuti di tempo per lavarsi e rifare il letto prima di fare ginnastica e colazione e della perquisizione quotidiana. In seguito sette ore di cucito mentre è seduto su uno sgabello e il resto della giornata a guardare il ritratto di Putin. Nella domenica invece gli è concesso di stare dieci ore a guardare il ritratto dello Zar.

La lettura di Shakespeare

Nel frattempo però Navalny ha trovato anche altri passatempi, tra i quali quello di imparare a memoria il monologo de L’Amleto di Shakespeare, per il quale ha detto: I prigionieri di turno con me dicono che quando chiudo gli occhi e borbotto cose in inglese shakespeariano, tipoin thy orisonse be all my sins remembered, sembra che io stia evocando un demonio. Ma non mi passa nemmeno per la mente, perché invocare un demonio sarebbe una violazione del regolamento”.

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