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Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Il crollo del Ponte Morandi peserà per sempre sulla nostra famiglia”

Pubblicato il 6 Maggio, 2022

“In questo libro ho voluto scrivere di tante cose, le salite e le discese, le svolte brusche e i momenti felici. Insomma, tutti quei punti che, insieme, vanno a formare la traiettoria della mia vita. L’ho fatto per me, per mettere dei punti fermi nella mia storia e un po’ per i tanti giovani che si sentono ribelli, imperfetti o insicuri, ma che in realtà valgono, valgono tanto, e devono solo darsi il tempo di trovare la loro traiettoria”.

Così Alessandro Benetton. Nella sua prima fatica letteraria, La Traiettoria, in uscita martedì, si racconta a cuore aperto, ripercorrendo i suoi 58 anni vissuti con un nome pesante, pesantissimo sulle spalle, quello della sua famiglia di imprenditori.

Un famiglia improvvisamente legata per sempre a una delle tragedia che hanno segnato la vita del nostro Paese. il crollo del Ponte Morandi di Genova.

Una strage, 43 persone persero la vita mentre percorrevano quell’infrastruttura ormai familiare, attraversata quotidianamente, che nemmeno nei peggiori degli incubi si poteva immaginare come un trappola mortale.

“Ho avuto l’occasione di dire che un dramma così peserà per sempre sulla nostra famiglia”, dirà nell’intervista che andrà in onda domani pomeriggio a Verissimo, su Canale 5.

L’imprenditore non si fa sconti: “Avremmo dovuto chiedere subito scusa, anche se in realtà c’era solo un membro della famiglia all’interno di un consiglio di un’azienda in cui avevamo il 30%. L’unica cosa che posso fare con ancora più forza è esprimere per sempre la più sentita vicinanza a tutti quelli che hanno subito delle perdite o dei danni da quell’episodio”.

Nel corso dell’intervista Alessandro Benetton dirà la sua anche sul rapporto con suo padre Luciano.

A lui dedica alcune pagine del libro: “Con mio papà ho un rapporto fantastico, frutto anche di una maturità reciproca avvenuta nel tempo. Sicuramente non è mai stato uno dai grandi abbracci, però poteva conquistarsi una simpatia attraverso strumenti economici, ma questa cosa non l’ha mai fatta, né con me né con i miei fratelli”.

IL PROCESSO IN LUGLIO

Intanto, a proposito del Morandi, è cambiato il collegio di giudici del processo per il crollo del viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018. Lo ha deciso il presidente del Tribunale di Genova Enrico Ravera dopo l’istanza di astensione presentata da due magistrati: Riccardo Crucioli e Valentina Vinelli. Il primo è fratello del candidato sindaco e senatore Mattia Crucioli, che a marzo ha depositato una class action contro Aspi per chiedere un risarcimento per i danni legati al crollo. La seconda ha chiesto di astenersi per motivi familiari.

Il nuovo collegio, in base alla tabella di assegnazione, è composto da Ferdinando Baldini, Paolo Lepri e Fulvio Polidori.

Il processo, a carico di 59 persone, inizierà il 7 luglio.

Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, omissione di atti di ufficio e rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza.

Secondo la Procura, buona parte degli indagati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare ma non fecero nulla per evitarlo, puntando al massimo risparmio nelle manutenzioni per garantire più alti dividendi ai soci.

Ad aprile Autostrade e Spea, la società che si occupava delle manutenzioni, hanno patteggiato e sono usciti dal processo pagando circa 30 milioni di euro. 

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