Giorni di ansia, di angoscia e di paura per Alessia Piperno, la travel blogger romana appassionata di viaggi arrestata in Iran per motivazioni del tutto misteriose.
Dopo 4 giorni di silenzio i familiari hanno finalmente ricevuto la telefonata tanto attesa di Alessia, che però non ha riportato buone notizie: la ragazza ha infatti raccontato di essere stata arrestata per motivi tutti da chiarire.
Alessia Piperno è una travel blogger in giro per il mondo da 7 anni, durante i quali ha visitato diversi paesi come Marocco, Islanda, India, Messico, Sri Lanka, Australia e tanti altri ancora. Proprio prima del suo compleanno aveva indicato sul suo profilo Instagram il desiderio di recarsi in Pakistan per aiutare la popolazione dopo la tremenda alluvione.
Nel giorno del suo compleanno, dopo essersi sentita con i genitori, Alessia è scomparsa. Come riporta Il Messaggero la ragazza solo dopo 4 giorni è riuscita a chiamare a casa: “Mi hanno arrestata – ha spiegato ai genitori – sono in un carcere di Teheran. Vi prego aiutatemi. Sto bene, ma qui ci sono persone che dicono di essere dentro da mesi e senza un motivo, temo di non uscire più”.
I genitori subito dopo la telefonata si sono precipitati alla Farnesina, dove l’ambasciata italiana è in contatto con Teheran ma al momento non si sa in quale struttura è detenuta la ragazza né per quale motivo.
Il padre di Alessia ha spiegato il drammatico evolversi della vicenda a Il Messaggero: “Era contenta, stava per festeggiare il suo compleanno in un pic-nic con gli amici in un ostello. Poi il silenzio”.
Un silenzio attribuito al fatto che le linee telefoniche sono bloccate in Iran a causa delle proteste nel paese per la morte di Mahsa Amini, arrestata perché non portava il velo correttamente. Non si esclude che l’arresto di Alessia sia legato proprio alla morte di Mahsa.
“Non è una ragazza spericolata – spiega il padre – anzi è sempre molto attenta ed è animata da un grande rigore morale. Non tocca alcolici né droghe. Per questo motivo non sappiamo spiegarci cosa sia accaduto. Siamo disperati, aiutateci a trovarla”.
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