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Allarme lavoro, da luglio a settembre più di 28mila pugliesi lo hanno perso

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Il Covid19, il primo lockdown e le conseguenze di esso, hanno creato certamente un allarme lavoro in tutta Italia e, in questo caso, nello specifico in Puglia. Nemmeno il tempo di leccarci le ferite, però, che si temono già gli effetti devastanti dei Dpcm che si stanno susseguendo in queste ultime settimane per cercare di fronteggiare la seconda ondata di questa pandemia. E i numero sono davvero preoccupanti e rendono l’idea di quanto sia forte l’allarme lavoro nella nostra Regione: 28.767 addetti in Puglia, vale a dire il tre per cento della forza lavoro, lo ha perso. È quanto emerge dall’ultimo studio condotto da Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico di Aforisma School of Management, riferito al terzo trimestre di quest’anno (luglio-settembre). La perdita di tanti posti di lavoro è dovuta, principalmente, al mancato rinnovo dei contratti a termine e alla forte stagionalità del settore turistico-ricettivo, in gran parte compromessa dal Covid19.

Allarme lavoro, le parole di Stasi

Ha cercato di spiegare la situazione pugliese nel dettaglio, e l’allarme lavoro che ne sta scaturendo di conseguenza, proprio Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico di Aforisma School of Management. “L’analisi per settori e per province consente di comprendere quali siano i comparti e quali siano le aree più colpite dalla recessione economica, innescata dal nuovo Coronavirus. Prendendo in esame le imprese attive ed escludendo quelle cancellate o sottoposte tuttora a procedure concorsuali, la più penalizzata è la provincia di Foggia che ha perso ben 8.663 addetti, pari ad un tasso negativo del 5,7 per cento: da 151.244 unità lavorative a 142.581. Seguono, in termini percentuali, la provincia di Brindisi, con una flessione del -4,7 per cento (da 87.998 a 83.904, ovvero 4.094 addetti in meno); quella di Lecce, con un decremento del -3,6 per cento (da 177.535 a 171.124, ovvero 6.411 addetti in meno); quella di Taranto, con un calo del -2 per cento (da 122.785 a 120.299, ovvero 2.486 addetti in meno); quella di Bari e Barletta-Andria-Trani, con una contrazione del -1,8 per cento (da 405.899 a 398.786, ovvero 7.113 addetti in meno). Nelle aziende attive pugliesi evidenzia Stasi sull’allarme lavoro in Puglia – si contano 916.694 addetti. La media è di 2,8 addetti per impresa, considerato che le attività economiche attive, iscritte al «Registro Imprese» delle Camere di commercio della Puglia, sono 328.881. Il sistema produttivo pugliese è caratterizzato, nel complesso, dalla forte presenza di ditte individuali e micro-imprese, considerato che la media per impresa non arriva neppure alle tre unità lavorative“.

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Carmelo Dimitri

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