Allegri risponde a Scanavino e rivela cosa teme della Lazio di Igor Tudor

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Ritornare alla conquista e emergere dall’oscurità (dopo una sola vittoria nelle ultime otto partite) è una necessità assoluta per la Juventus. Allegri comprende bene questa situazione, così come è consapevole che le rassicurazioni di Scanavino e Calvo durante la settimana perderebbero di valore se non si verificasse un cambiamento significativo. Domani si affronta la Lazio, squadra dell’anziano amico Tudor (con un doppio impegno, poiché martedì si gioca anche la semifinale di Coppa Italia), e giocare senza Vlahovic e Milik non rappresenta certo un vantaggio. Allegri conferma l’inserimento di Kean fin dall’inizio e commenta il rinnovato sostegno da parte del club espresso durante la settimana:

Le parole di Allegri in conferenza stampa

In questo momento bisogna essere focalizzati sul finale di stagione, abbiamo buttato tanti punti di vantaggio che avevamo sulle quinte, nel ritorno abbiamo fatto solo 13 punti e il posto in Champions dobbiamo conquistarlo. La quota Champions ora è a 70 punti, i nostri 59 non bastano ma a prescindere dobbiamo tornare a vincere. Alla squadra non ho da rimproverare niente ma serve ritrovare l’entusiasmo. Per quello che stanno facendo, per la crescita dei ragazzi sono contento, purtroppo nelle ultime gare non sono arrivati i risultati. poi c’è anche la coppa Italia. Sono contento però che la società mi abbia rinnovato la fiducia ma non avevo dubbi, le parole di Scanavino mi hanno fatto piacere”.

Il calo però resta quasi inspiegabile: “Noi lavoriamo, guardiamo, cerchiamo di vedere gli errori che facciamo, in questo momento parlare e spiegare non serve a niente, dobbamo invertire questa tendenza e possiamo farlo solo noi. Le 500 panchine? Frequento da anni i campi da calcio, saranno 47 anni, sto diventando diversamente giovane, mi fa piacere e sono contento di quello che ho fatto ma ho tanta voglia di lavorare e divertirmi ancora, altrimenti mi annoierei“. “Sarà una Lazio differente, non so se bastano due settimane per una rivoluzione ma è difficile spiegare il calcio, sappiamo che troveremo una squadra pronta a fare una partita aggressiva, il cambio di allenatore ti dà sempre stimoli, senza parlare dei tanti giocatori di qualità che hanno, da Luis Alberto a Immobile”. Capitolo critiche, i tifosi continuano ad attaccare Allegri: “Le critiche vanno accettate, nelle ultime gare abbiamo ottenuto poco ma quello che è tutto nero oggi può diventare bianco domani”.

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Redazione Nazionale

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